Nelle audizioni dei diversi parlamentari europei sul caso vaccini Covid e l’inchiesta che vede coinvolta la Commissione Ue c’è un’accusa ricorrente: mancanza di trasparenza. Dopo il rifiuto della presidente Ursula von der Leyen a fornire chiarimenti ai magistrati della Corte dei conti, la Procura europea ha aperto un’indagine. Chi si sta battendo in prima linea per fare chiarezza sulla vicenda è Rob Roos, eurodeputato dal 2019 e vicepresidente del gruppo dei Conservatori e riformisti europei. La prima mancanza di trasparenza riguarda il contratto. «L’Unione Europea ha acquistato 1,8 miliardi di dosi dalla Pfizer-Biontech e noi non sappiamo neanche quanto abbia speso realmente e sono tutti soldi pubblici», spiega a La Verità. La sua stima è una spesa di circa 31 miliardi di euro. «Una somma pazzesca».
L’altra grande mancanza di trasparenza riguarda i negoziati con Albert Bourla di Pfizer, tramite sms. «In tutto questo il team negoziale in cui c’erano i rappresentanti di ogni Stato membro non è stato coinvolto», aggiunge Rob Roos. Non c’è solo un problema di trasparenza, c’è anche «un atteggiamento di profonda arroganza nei confronti dei contribuenti. Si tratta di soldi dei cittadini europei e io sono stato eletto per monitorare il comportamento della Commissione, quindi mi batterò affinché la verità venga alla luce». Il pm europeo, comunque, si è mosso. «Noi sappiamo che esamina solo casi in cui ci sono sospetti di frode, corruzione o riciclaggio di denaro, quindi se si è mossa la Procura europea, evidentemente sta accadendo qualcosa di grave».
“DOMANDA VACCINI CROLLA, PREZZI AUMENTANO…”
Le accuse sono serie, del resto lo è la questione stessa. Eppure non si conosce neppure il contenuto dei messaggi che si sono scambiati Ursula von der Leyen e Albert Bourla. «Dovrebbero essere divulgati e non tenuti segreti. È una cosa così semplice mostrare dei messaggi, ma fino a oggi si rifiutano di farlo», dichiara l’europarlamentare Rob Roos a La Verità, secondo cui c’è un’istituzione europea la cui leader si comporta come un monarca che non deve rispondere di nulla. «Tutto questo avviene perché il leader della Commissione europea non è scelto dai cittadini». Le domande di Roos sono finora rimaste senza risposta. Come quella sui costi dei vaccini, la cui realizzazione è stata in parte finanziata con soldi pubblici. «Perché non ha trattenuto almeno una parte dei diritti sui brevetti? Mi chiedo come sia possibile consentire a Pfizer di aumentare costantemente i prezzi, secondo alcune fonti cresceranno addirittura del 400%, è incredibile!». Roos spiega, infatti, di essere a conoscenza del fatto che il prezzo del vaccino Covid è aumentato del 25% rispetto a quando è stato lanciato sul mercato. «Purtroppo non abbiamo i contratti quindi non sappiamo con certezza cosa sia stato concordato, ma in generale ci si aspetta che con il passare del tempo i prezzi diminuiscano, perché la maggior parte della ricerca è già stata fatta. Soprattutto dato che non c’è più pressione sulla creazione di catene di approvvigiona-mento dei componenti del vaccino». Dunque, è strano che il prezzo aumenta in una fase in cui la domanda crolla. «Questo è un comportamento molto insolito».
“VACCINI? ITALIANI PENALIZZATI DA UNA BUGIA…”
Rob Roos nell’intervista a La Verità si è soffermato anche sull’Italia, in particolare sulle decisione prese in relazione alla vaccinazione, promossa come gesto altruistico, per proteggere gli altri, mentre in realtà non ferma del tutto la trasmissione del Covid. «Gli italiani sono stati i più penalizzati a causa di questa bugia, secondo me. Sono state introdotte limitazioni per determinate professioni o per fasce d’età, basate su un principio sbagliato. Quindi far passare un’idea che non corrispondeva al vero, che era priva di qualsiasi fondamento: questa è stata la violazione dei diritti fondamentali più dannosa di questo decennio, che avrà strascichi anche negli anni a seguire». C’è pure un riferimento ai no vax: «Tutti questi individui sono stati trattati in modo vergognoso, diffamati sulla base di qualcosa di cui non c’erano prove. Vorrei essere chiaro su questo punto: è stato un vero e proprio abuso di potere da parte di molti governi». Ma il fatto che al governo ci sia Giorgia Meloni lo rincuora: «Secondo me un segnale di svolta c’è stato. Il popolo non ha riconfermato il governo che ha imposto le restrizioni e spero vivamente che quello attuale, con il presidente Meloni, possa ribaltare tutte le decisioni discriminatorie».