L’ombra della prescrizione si staglia sul reato di falso aggravato a carico dei pm di Siena che hanno indagato sulla morte di David Rossi. Nicola Marini, ora procuratore capo facente funzione a Siena, Aldo Natalini e Antonino Nastasi, il pm che indaga su Matteo Renzi a Firenze, saranno ascoltati nella casera del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Genova sulla “mancata verbalizzazione della perquisizione, con annessa ispezione informatica e sequestro”. Il riferimento è alla vicenda della scena del delitto, tra abiti spostati, pc chiusi e scrivanie messe in ordine. Per il reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale è prevista una pena che va da 3 a 10 anni, ma c’è il rischio prescrizione.
Stando a quanto riportato dal Giornale, che cita una fonte, la prescrizione dovrebbe scattare a marzo 2023. “Dunque, a meno di clamorose novità, la parola fine sulla vicenda si avvicina”. Se un collega della procura di Genova li sentisse, però, allora la prescrizione si allungherebbe di un quarto, “vale a dire due anni e sei mesi. Il che porta la prescrizione a settembre 2025”. L’interrogatorio è stato disposto dalla procura di Genova “dinanzi al pm”, una dicitura che ha una funzione interruttiva della prescrizione, diversamente da quanto sostenuto da alcuni giornali.
OGGI A LE IENE ULTIME NOVITÀ SUL CASO DAVID ROSSI
Un nodo nato dalla deposizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, che ha accusato gli inqurienti di Siena di aver manipolato la scena del crimine. Ad esempio, avrebbero omesso di attestare che nelle ore precedenti avevano fatto ingresso nella stanza di David Rossi prima che venisse ripresa dal personale della Scientifica. Lo dimostrano le immagini trasmesse da Le Iene, che tornano con nuovi particolari sulla vicenda. Ma i punti da chiarire sono tanti. Zanettin, che aveva inoltrato le accuse di Aglieco al Csm, ha già chiesto un’altra commissione. “Ma non dipende da me”. Sull’inchiesta della procura di Genova si sofferma la nuova puntata odierna de Le Iene, che ha sentito anche Carolina Orlandi, figlia della vedova di David Rossi che, ai microfoni di Antonino Monteleone, commenta le ultime notizie sulla morte del manager di Mps. “Ci tengo a chiarire una cosa, noi non siamo contro l’Istituzione Giustizia, noi siamo a fianco della Giustizia, ma quella che funziona, quella che non guarda in faccia nessuno per perseguire la verità, che non ha paura di pestare i piedi sbagliati ed è proprio questa giustizia che in noi oggi ha riacceso la speranza”, chiarisce Carolina Orlandi a Le Iene.