LA POSIZIONE UFFICIALE DELLA NATO: “MISSILE IN POLONIA È INCIDENTE DA SISTEMA DIFESA UCRAINA”
«Il missile caduto sulla Polonia è causato da un missile di difesa aerea partito dall’Ucraina. Ma non è colpa di Kiev»: lo ha detto in conferenza stampa il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg escludendo per il momento ogni intento di attacco da parte della Russia. «Un’indagine è ancora in corso ma l’analisi preliminare suggerisce che l’incidente sia stato probabilmente causato da un missile di difesa aerea ucraino lanciato per difendere il territorio ucraino dagli attacchi dei missili da crociera russi», ha spiegato il n.1 dell’Alleanza Atlantica, intervenuto dopo che già Biden e Duda avevano escluso l’attacco volontario russo contro un Paese Nato come la Polonia. «Dall’inizio della guerra la Nato ha aumentato la sua vigilanza sul lato orientale. Le indagini sull’accaduto sono in corso, necessitiamo di aspettare l’esito ma non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando di un attacco alla Nato», ha aggiunto ancora Stoltenberg ribadendo in più occasioni come resti la responsabilità “indiretta” della Russia per via dei raid condotti ancora ieri su obiettivi ucraini.
«Voglio dire in maniera chiara che sull’incidente avvenuto in Polonia Kiev non ha colpe ma è il risultato del massiccio lancio di missili russi sull’Ucraina. Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose. Putin deve fermare questa guerra», sottolinea il segretario generale dell’Alleanza. Secondo un portavoce del Governo Scholz, la Germania sarebbe del tutto contraria – trovando accoglienza pare nel resto del G7 – ad una “no-fly zone” in Ucraina che porterebbe lo scontro immediato tra Russia e Nato: «Insieme a tutti i nostri alleati siamo d’accordo nel voler evitare un’ulteriore escalation della guerra in Ucraina», ha detto il portavoce al “Guardian”. Dalle indagini intanto sul missile caduto ieri in Polonia emerge come l’azienda agricola colpita appartenga ad una sigla italo-polacca che affitta il terreno di un ex kolchoz: il sindaco di Dolchobyczow (entro il quale si trova la località Przewodow) ha spiegato che i due uomini morti ieri erano dipendenti della stessa azienda Agricom.
G7-NATO E DUDA: “MISSILE SU POLONIA POTREBBE ESSERE UCRAINO…”
Secondo quanto emerge dalla riunione del G7 tenutasi nelle ultime ore, il missile caduto ieri in Polonia potrebbe essere realmente un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina: dopo il timore per qualche ora di un’escalation ormai prossima alla terza guerra mondiale, visto quanto emergeva dall’Ucraina per il lancio di missili russi anche su territorio Nato (con tutto quello che ne consegue, ovvero l’attivazione dell’articolo 5 e la risposta militare di tutti gli alleati al Patto Atlantico), le indagini in corso punterebbero maggiormente sull’opzione “incidente”. Dopo aver detto pubblicamente dal G20 di Bali che il missile caduto in Polonia «è improbabile che provenga dalla Russia», il Presidente Usa Joe Biden avrebbe informato gli altri leader G7 e Nato nella riunione ristretta che ci sarebbero le prime prove che il missile caduto sul villaggio di Przewodow «potrebbe essere un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina».
Le fonti della Casa Bianca alla agenzia DPA riportano del discorso fatto dal n.1 Dem al G7 circa un missile del sistema S-300 che sarebbe stato lanciato contro la raffica di missili russi giunti ieri pomeriggio su diversi obiettivi sensibili ucraini: già Varsavia nelle scorse ore aveva confermato che il razzo «con ogni probabilità era di fabbricazione russa ma anche di non disporre di prove conclusive per stabilire al momento chi abbia effettuato il lancio». Lo stesso presidente polacco Andrzej Duda ha definito l’episodio del missile come «isolato» e che «non ci sono indicazioni sulla possibilità che una situazione analoga si verifichi di nuovo. […] Alta probabilità che il missile sia stato lanciato dai sistemi di difesa aerea ucraini, scarse indicazioni che la caduta sia dovuta a un attacco intenzionale». Niente Articolo 5 della Nato attivato, ma nemmeno l’Articolo 4 che prevede come «le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate».
MISSILE SU POLONIA: LE TRE IPOTESI DELL’INTELLIGENCE
Gli unici che ritengono ad oggi la Russia di Putin responsabile pienamente del missile caduto in Polonia, è il Governo ucraino con il messaggio lanciato da Zelensky al G20 (chiamato da lui G19, ndr) che parla di Mosca come «governo terrorista» responsabile di lanciare missili «anche su Paese Nato». Dopo le dichiarazioni però di Biden e Duda l’ipotesi iniziale di una provocazione del Cremlino contro l’Alleanza Atlantica – con la quale resta ovviamente la tensione da “rinnovata” Guerra Fredda – al momento sono principalmente tre le ipotesi formulate negli ambienti dell’intelligence circa la reale origine del lancio di missile/missili contro il villaggio polacco.
Secondo fonti di intelligence occidentale contattate dall’Adnkronos, la prima tesi circa quanto avvenuto ieri riguarda possibili missili russi lanciati da bombardieri strategici potrebbero non aver funzionato bene ed essere finiti per errore in Polonia. L’evoluzione di queste ultime ore sembra però portare direttamente ad una delle altre due ipotesi: o che la traiettoria di missili russi lanciati da bombardieri strategici possa essere stata deviata dalla contraerea ucraina che, intercettandoli, ha fatto cadere i resti in Polonia; oppure, in ultima analisi, che proprio missili dei sistemi della contraerea ucraina S-300 lanciati per colpire i missili russi non hanno funzionato correttamente e sono precipitati in Polonia. Al netto di quale ipotesi venga poi confermata dalle indagini in corso (ci sono le informazioni lanciate da un aereo Nato che sorvolava la Polonia ieri e che ha trasmesso tutte le immagini e traiettorie per capire nelle prossime ore cosa possa essere successo, ndr) un tema sembra emergere l’indomani del grande spavento: non vi sarà alcuna risposta Nato perché non vi è stato alcun attacco alla Polonia.