Negli Stati Uniti la carne sintetica, ovvero creata in laboratorio, ha ottenuto il primo via libera da parte della Food and Drugs Administration (la FDA). Non si tratta, tecnicamente, ancora di un via libera alla commercializzazione, passaggio che richiede altri step valutativi, più o meno lunghi, ma hanno detto di aver valutato la carne sintetica e di non avere ulteriori domande in merito.
Quello applicato alla carne sintetica, creata in laboratorio, è il normale iter di approvazione da parte della FDA che, in un primo momento, analizza dati ed informazioni forniti dalle società. A questa analisi può seguire un via libera, “senza domande”, oppure una seconda fare di analisi, per la quale si sollevano alcune perplessità che devono essere sciolte prima di ottenere il via libera. La carne che ha ottenuto la lettera “No Questions”, come si chiama in inglese, è la start up Upside, impegnata nella sintesi in laboratorio di carne, pollame e frutti di mare. Una Valeti, CEO della start up, ha detto che si tratta di “un momento di svolta nella storia del cibo“, sottolineando che si tratta della prima azienda che produce carne sintetica ad ottenere un via libera da FDA.
Cos’è la carne sintetica creata in laboratorio?
Insomma, si tratterebbe di una svolta importante nel mercato alimentare l’approvazione della carne creata in laboratorio. Tuttavia, è anche importate sottolineare, a quanto riporta la stessa FDA, che il via libera non costituiva un processo di approvazione vero e proprio, e che prima della concreta commercializzazione del prodotto di Upside, bisognerà attendere il resto dell’iter di approvazione, che potrebbe richiedere ancora parecchio tempo, in base agli esiti ottenuti via via.
La carne sintetica creata il laboratorio, è importante specificarlo, non è un surrogato della carne propriamente inteso, come lo sono per esempio i burger vegetali che si limitano ad imitare consistenza e gusto della carne. Si tratta, infatti, di un metodo di assunzione delle proteine animali, contenute esclusivamente nella carne propriamente intesa, ma senza che vi sia danno per l’ambiente e, soprattutto, senza sofferenza per gli animali. Le proteine, infatti, sono sintetizzate a partire da cellule nutrite con sieri di origine animale, che permettono di creare un vero e proprio tessuto muscolare identico alla carne ottenuta con la macellazione. Inoltre, l’estrazione delle cellule è indolore per l’animale e queste possono facilmente essere conservate per parecchio tempo, o addirittura replicate in laboratorio.