Francesca Guacci, chi era costei? Temo che passerà alla cronaca spicciola, non alla storia, non perché sia un’influencer (ah sì?), ma per l’insana decisione di farsi chiudere le tube per non aver figli. E poiché le follie sono contagiose, e danno la stura a emulazione psicopatica, ecco che oggi spunta tal Anita, giovane madre che sceglierebbe di sottoporsi allo stesso intervento, ma trova sconcerto e diniego da parte dei ginecologi (salvo che nella libera repubblica di Toscana, dove essendo a guida Pd sono così avanti che i diritti di chicchessia diventano legge).
C’è ancora del buono a questo mondo, si direbbe, o almeno nella classe medica. Poiché qualunque medico sano di mente a tal richiesta suggerirebbe più comodi ed efficaci anticoncezionali. Derubrichiamo a stranezze e/o disturbi psicologici, o peggio, a plateali mezzucci per porsi al centro dell’attenzione (sono tante le influencer in giro che tocca fare i matti per farsi notare davvero, vedi mai che ti invitano al G.F.).
Eppure, c’è qualcosa di più grave in queste esternazioni: la negazione, il rifiuto della femminilità, la concezione che un figlio è un impiccio, e puoi sempre fartelo senza usare il tuo corpo, che poi magari ti si ammoscia il seno o ti vengono le smagliature al ventre. Sarebbe terribile, ma accettabile, nato almeno da un pensiero, il baratro nichilista di chi non vuol far patire alla carne della propria carne l’essere in quest’atomo opaco del male.
Qui invece si guarda solo all’estetica, o al tempo libero per l’apericena o la disco notturna. Il corpo è mio e me lo gestisco io, si diceva un tempo, e guardate dove siamo arrivati. Il corpo è così mio che posso deturparlo, coi piercing estremi, con la chirurgia plastica e perfino con operazioni chirurgiche che cancellino ciò che mi è proprio, l’essenza del mio essere donna, ovvero la maternità. Il corpo è mio e lo gestisco io, e un figlio non è un dono, o uno slancio verso il futuro, ma una scelta, quando mi fa comodo, e se non mi fa comodo elimino alla radice il problema.
Che si creda che lo Stato deve approvare e anche pagare col sistema mutualistico questo tipo di decisioni è un corollario, siamo abituati alla deriva dei desideri più assurdi che si trasformano in diritti. Che idea dell’uomo sta decerebrando le menti, che ne è stato delle lotte di liberazione per affermare un’identità negata, che mondo sarà senza il desiderio di dare vita, e donarsi alla vita. Qualcuno ricorderà che siamo già 8 miliardi, troppi, e che se a qualche donna in calore piace farsi chiudere le tube, ben venga.
Quante donne ci sono, invece, che farebbero e fanno di tutto, interventi, cure gravose per permettere ai loro corpi segnati dalla malattia di generare. Pare strano, ma queste donne pensano di più a se stesse. Sanno che riceveranno il centuplo, da un figlio. Quando l’effimera giovinezza svanirà, e nessuno si ricorderà dei like sul tuo profilo.
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