LA PACE PER PAPA FRANCESCO: “VATICANO DISPONIBILE A MEDIAZIONE”
Secondo Papa Francesco non solo la pace tra Ucraina e Russia è “possibile” ma il Vaticano è già pronto – e fa intuire che qualcosa effettivamente in corso c’è già – alla mediazione effettiva per far finire questa “terza guerra mondiale a pezzi”. Nella lunga intervista a “La Stampa” il Santo Padre, che domani volerà ad Asti per incontrare la comunità diocesana dalla quale erano partiti i suoi genitori per emigrare in Argentina, sottolinea l’orrore di questi mesi dominati dal fragore della guerra: «provoca particolare rabbia e tristezza la consapevolezza che dietro tutte queste tragedie ci sono la brama di potere e il commercio delle armi. Mi hanno detto che se in un anno non si fabbricassero e vendessero armi, si cancellerebbe la fame nel mondo. E invece prevale sempre la vocazione distruttrice, che sfocia nelle guerre». In un solo secolo ben tre guerre mondiali, continua Papa Francesco, e l’uomo non impara mai: «Eppure basterebbe andare al cimitero di Anzio, e pensare all’età di chi è seppellito lì: io ci sono andato e davanti alla tomba di quei ragazzi americani, ventenni, morti nello sbarco di Anzio, ho pianto…. E il mio cuore piangeva a Redipuglia (mio nonno aveva fatto il Piave e mi ha raccontato che cosa accadeva laggiù)».
Novità sull’asse Cremlino e Vaticano però sono evidenti e la situazione internazionale attuale – con gli Stati Uniti impegnati a far “ragionare” l’Ucraina sulle richieste da porre per scendere a patti nel potenziale tavolo delle trattative – inizia a permettere di vedere uno spiraglio di luce: «Siamo continuamente attenti all’evolversi della situazione. Come ho detto sull’aereo tornando dal Bahrein, la Segreteria di Stato lavora e lavora bene, ogni giorno, e sta valutando qualsiasi ipotesi e dando valore a ogni spiraglio che possa portare verso un cessate il fuoco vero, e dei negoziati veri». Nel frattempo, annuncia Papa Bergoglio, la Chiesa mondiale continua nel sostegno umanitario «al popolo della martoriata Ucraina, che porto nel cuore insieme alle sue sofferenze. E poi cerchiamo di sviluppare una rete di rapporti che favorisca un avvicinamento tra le parti, per trovare delle soluzioni. Inoltre, la Santa Sede fa quello che deve per aiutare i prigionieri».
PAPA FRANCESCO: “QUESTA È LA MIA VOCAZIONE, AL SERVIZIO DELLA CHIESA”
Il Vaticano secondo Papa Francesco è assolutamente in grado di ricoprire il ruolo di mediatore di pace ospitando eventualmente anche delle trattative di pace tra Ucraina e Russia, con il Segretario di Stato Parolin tra le figure considerate strategiche a livello mondiale: «Come confermiamo da mesi, e come ha dichiarato più volte il Cardinale Segretario di Stato Parolin, la Santa Sede è disponibile a fare tutto il possibile per mediare e porre fine al conflitto in Ucraina». La speranza per il Santo Padre c’è e non si spegne affatto, nonostante il fragore della guerra mondiale: «ho speranza. Non rassegniamoci, la pace è possibile. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori, a cominciare dal proprio, e poi disinnescare, disarmare la violenza. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi. La pace vera, che è frutto del dialogo. Non si ottiene con le armi, perché non sconfiggono l’odio e la sete di dominio, che così riemergeranno, magari in altri modi, ma riemergeranno».
Nel corso dell’intervista a “La Stampa” il Papa conferma la prossima visita della Premier Giorgia Meloni ma allontana il tentativo dell’intervistatore di lanciare un’emergenza “solo” sul potenziale neo-fascismo in Europa: «Bisogna essere sempre attenti a tutti gli “-ismi”, perché seminano, con ipocrisia, cattiveria sociale e politica». A domanda secca sulla sua condizione di Pontefice della Santa Chiesa di Cristo, a 10 anni ormai di inizio del Magistero papale, Francesco replica di essere contento di fare il Papa, «Grazie alla mia vocazione, sono sempre stato felice nei posti in cui il Signore mi ha messo e mandato. Ma non perché “ho vinto qualcosa”, ho vinto niente… questo è un servizio, e la Chiesa me lo ha chiesto; io non pensavo di essere eletto, e invece il Signore lo ha voluto. Dunque avanti. E faccio quello che posso, ogni giorno, cercando di non fermarmi mai». Qui il testo integrale dell’intervista a Papa Francesco pubblicata da Vatican News.