MANOVRA DI BILANCIO, SALVINI: “ACCORDO SU TUTTO”
È prevista per lunedì pomeriggio la convocazione del Consiglio dei Ministri per il varo della Manovra di Bilancio 2023: in attesa della comunicazione ufficiale di Palazzo Chigi, arrivano nuove anticipazioni sulle bozze che stanno circolando in queste ore di vigilia del più importante intervento normativo di un Governo durante l’anno solare. Si va verso innanzitutto un costo totale della Manovra di circa 32 miliardi complessivi: l’esecutivo è lavoro con i tecnici del MEF e dei vari Ministeri per mettere a punto la cornice più definita in vista del CdM di domani. In discussione ma al momento viene confermata la misura per l’azzeramento dell’IVA sui generi alimentari di prima necessità (pane, pasta, latte, infanzia e igiene intima femminile): «una misura ancora in fase di valutazione e considerata poco incisiva per i numeri poco significativi, ma di grande impatto – si ragiona in ambienti parlamentari – verso i cittadini», spiega l’ANSA citando fonti anonime di Governo.
Sul cuneo fiscale invece verrà replicato il taglio di 2 punti per i redditi fino a 35mil euro, mentre taglio cresce fino a tre punti per le fasce dei lavoratori più “deboli” ovvero con redito inferiore a 20mila euro: per la flat tax invece resta l’aumento della soglia da 65mila a 85mila euro per autonomi e partite IVA mentre potrebbe non rientrare in Manovra 2023 la flat tax incrementale. «All’interno della maggioranza c’e assolutamente accordo su tutta la manovra, stiamo lavorando anche su altri dettagli. Se riuscissimo ad azzerare l’Iva sui beni di prima necessità e infanzia sarebbe un bel segnale», ha spiegato il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini durante un congresso provinciale della Lega a Treviglio, «Più di così in queste situazioni è difficile fare, partendo da almeno 20 miliardi delle bollette di luce e gas». Secondo il vicepremier in quota Lega, «sono contento perché stiamo raggiungendo obiettivi che ci eravamo prefissati come fermare la Legge Fornero, avviare quota 41, alzare la Flat tax almeno agli 85mila per arrivare a 100mila, rottamare milioni di cartelle esattoriali – ha concluso il ministro delle Infrastrutture – e tagliare un po’ di sprechi del reddito di cittadinanza».
DOMANI LA MANOVRA DI BILANCIO IN CDM: LE ANTICIPAZIONI E IL COSTO DELLA FINANZIARIA
Alla vigilia dello “sbarco” della Manovra di Bilancio 2023 in CdM, la Premier Giorgia Meloni ha annunciato l’arrivo di importanti misure che non daranno solo risposte sul fronte – centrale – del caro energia e caro-prezzi: «Ieri ho riunito le forze di maggioranza e i ministri competenti per discutere dei provvedimenti da inserire nella Legge di Bilancio, anche in attesa del Consiglio dei Ministri che avrà luogo lunedì, con importanti iniziative del Governo. Siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità». Secondo il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti chiamato a condurre una Manovra 2023 preparata in pochissimo tempo (il Governo si è insediato solo a metà ottobre, ndr) e con inevitabili influssi del lavoro preparatorio fatto dal MEF del suo predecessore Daniele Franco – «Per quanto riguarda altre misure di cui si parla oggi sui quotidiani si precisa che si tratta di mere ipotesi presentate nel corso della riunione che sono in corso di valutazione politica».
Tra i punti però affrontati subito dal Ministro in quota Lega c’è il tema del taglio sul cuneo fiscale dei lavoratori: «La misura del cuneo fiscale non è attualmente finanziata per il 2023. Volontà del governo è non solo finanziarla e quindi rinnovarla per il prossimo anno ma anche aumentarla per i redditi più bassi dei lavoratori», conclude Giancarlo Giorgetti. Una Manovra 2023 che dovrebbe avere un costo tra i 30 e i 32 miliardi, con però ben 21 miliardi di questi dedicati a rifinanziare i crediti d’imposta per le attività energetiche da alto consumo di gas ed energia elettrica. Come ammesso dalla maggioranza di Governo, con un’emergenza tale sul fronte bollette la “coperta” rischia di essere corta sulle altre misure che entreranno domani nella bozza definitiva del MEF in arrivo a Palazzo Chigi. Si cerca di non commettere ulteriore eccessivo debito pubblico, con Giorgetti e Meloni impegnati in queste ore a tracciare il profilo giusto della Finanziaria che accolga le varie richieste dei Ministeri senza però produrre uno “shock” economico preferendolo “spalmare” sui 5 anni di Legislatura per condurre in porto le battaglie storiche del Centrodestra (autonomia, flat tax, taglio tasse).
MISURE MANOVRA 2023: FISCO, PENSIONI, BOLLETTE, RDC, TAGLIO IVA E…
Entriamo ora nelle pieghe della Manovra di Bilancio 2023, con tutte le possibili misure che al momento potrebbero entrare nella bozza finale in arrivo domani in CdM: si parte come detto dall’affrontare il caro-energia, con i 21 miliardi utili a rifinanziare le riduzioni in bolletta per famiglie e imprese. Secondo il ‘Sole 24 ore’, in Finanziaria potrebbe trovare spazio il rialzo del credito di imposta dal 30 al 35% per le attività più piccole: inoltre, alle imprese che stanno incassando profitti extra con l’energia «verrà chiesto un contributo del 33% sugli utili, e non più sul fatturato Iva». Per i contribuenti in forte difficoltà per il biennio 2022-2023, il Governo Meloni dovrebbe introdurre una nuova tregua fiscale con la possibilità dello stralcio cartelle fino a 1000 euro; in più, prevista la possibilità di rottamare quelle di importo superiore pagando sì l’imposta dovuta ma con una mini sanzione del 5%. Non ci saranno condoni tout-court e si riducono le possibilità di una “voluntary disclosures” sui capitali di rientro dall’estero.
Fronte lavoro, confermato il taglio al cuneo fiscale che però potrebbe essere di tre punti e non solo di due: in Manovra ci sarà una revisione importante del Reddito di Cittadinanza anche se ancora va capito in che termini e con quale risparmio di spesa. Per le partite Iva si punta all’aumento da 65mila a 85mila per la soglia di ricavi o compensi, per rientrare nella tassazione agevolata al 15% della flat tax. Confermato il bonus tv anche per il 2023, così come il rifinanziamento della legge Sabatini per sostenere le Pmi che investono in nuovi macchinari. Tra le misure in esame dal Governo anche una tassa al 25% sulle vincite al Lotto, Superenalotto e tramite Gratta e Vinci così come un aumento fino al 40% per le accise sulle sigarette: aumenti previsti anche per chi vende cannabis light. Ecco in pillole le altre misure previste in Manovra 2023: raddoppio della digital service tax e tassazione per consegne a domicilio (“Amazon Tax”); stop IVA per prodotti infanzia, igiene intimo femminile, riduzione o azzeramento dell’IVA su pane, latte, pasta; riforma pensioni con Quota 103 per il solo 2023 (un mix di Quota 102 e Quota 41, ndr); restyling assegno unico (meno peso ISEE e più quoziente familiare).