In Germania cresce sempre di più il numero di bambini nati con parto cesareo anziché naturale. Nel 2020, il tasso di parti cesarei effettuati nel Paese era pari al 30%, dunque a un terzo del totale. Il biologo evoluzionista Philipp Mitteröcker dell’Università di Vienna ha cercato una motivazione a questo fenomeno sempre più in crescita. Come si legge sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, Mitteröcker ha cercato di capire come mai partorire in modo naturale sia ancora così difficile e doloroso dopo milioni di anni di evoluzione.
Philipp Mitteröcker parla di “disallineamento cranio-pelvico” per indicare il fatto che le donne mostrino un bacino sempre più ridotto mentre i bambini nascono con una testa e un cervello più grandi. Secondo il biologo, il bacino degli esseri umani ha iniziato a diventare più stretto quando i nostri antenati hanno iniziato a camminare in posizione eretta, 7 milioni di anni fa. In compenso, però, tra 1 e 2 milioni di anni fa il nostro cervello ha iniziato a crescere e ad acquistare una massa sempre maggiore. Sempre la selezione naturale, poi, ci dice che i bambini più grandi fin dalla nascita hanno maggiori possibilità di sopravvivere rispetto a quelli più gracili. L’evoluzione non ha però reso più grande il canale del parto, come spiega il biologo, per non indebolire il pavimento pelvico e non portare quindi le donne a soffrire di incontinenza e prolasso uterino.
Parto cesareo, l’evoluzione non ha aiutato le madri: il dibattito e il confronto con il parto naturale
Da quando 60 anni fa è stato introdotto il parto cesareo nel Paese, anche le donne con un bacino piccolo hanno potuto sopravvivere al parto, anche se portavano in grembo dei bambini grandi e ben formati. Il biologo evoluzionista Philipp Mitteröcker ha rilevato che in questo breve arco di tempo il tasso di sproporzione cranio-pelvico è aumentato di mezzo punto percentuale in Germania. Come si legge sul quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’esperto ha rilevato come in tutto il mondo l’aumento delle dimensioni corporee degli esseri umani è andato di pari passo con l’aumento del parto cesareo. E poter accedere a un numero sempre maggiore di parti cesarei è anche un’importante indicazione delle condizioni di benessere di un determinato Paese.
Secondo l’ONU in ogni Stato il parto cesareo dovrebbe rappresentare il 10%-15% del totale delle nascite, ma Mitteröcker contesta fortemente questa percentuale così generale e arbitraria. Su questo punto, il quotidiano tedesco ha sentito anche Franz Kainer, medico a capo del Dipartimento di ostetricia e medicina prenatale presso l’ospedale Hallerwiese di Norimberga. Secondo Kainer, il 25% dei cesarei avviene perché la madre ha già effettuato un parto cesareo in precedenza. Molte donne lo scelgono perché il bambino si trova in una posizione sbagliata oppure se insorgono problematiche durante il travaglio. Il 10% dei parti cesarei riguarda bambini troppo grandi o con una sproporzione troppo accentuata con il bacino della madre. E Philipp Mitteröcker commenta la sua analisi ricordando quanto la scienza e la medicina possono influire sull’evoluzione dell’essere umano.