Multa per chi prenota al ristorante ma poi non si presenta. È quello che sta succedendo in alcuni locali per proteggersi dal cosiddetto “no-show”, cioè quel fenomeno che vede i clienti prenotare un tavolo per poi disdire all’ultimo oppure non presentarsi affatto. I primi ad applicare questa multa sono i ristoranti di Roma, a partire da quelli ad alto budget ma anche dai locali più economici. Si tratta infatti di uno dei settori travolti dalla crisi energetica e dagli aumenti vertiginosi delle bollette di luce e gas.
Per tentare di reagire alla crisi, che comprende anche i costi crescenti delle materie prime, sempre più ristoranti hanno deciso di applicare una multa per scongiurare il rischio di trovarsi con un tavolo vuoto all’ultimo minuto. I sistemi ideati dai ristoratori sono diversi: si va dalla caparra, che verrà poi scontata dal conto al momento del pagamento, fino alla conferma della prenotazione con una carta di credito valida. E sono escluse le carte prepagate. In caso di problemi e disdette dell’ultimo minuto, il ristoratore può trattenere una somma, in modo analogo a quanto avviene già nelle strutture alberghiere.
Multa per chi non si presenta al ristorante: chi rischia fino a 250 euro di penale
Multa al ristorante per chi prenota un tavolo ma non si presenta oppure disdice all’ultimo, lasciando un posto vuoto in un periodo di crisi economica crescente tra bollette e aumenti di prezzo delle materie prime. I metodi più utilizzati dai ristoratori per tutelarsi sono il versamento di una caparra, che sarà poi restituita al momento del conto, e la prenotazione tramite una carta di credito che non sia prepagata. Il quotidiano La Repubblica ha scoperto che si va da un minimo di 10 euro a commensale fino a 250 euro a persona, a seconda del ristorante in cui si intende prenotare un tavolo.
Spesso non basta disdire con un po’ di anticipo, perché alcuni locali applicano la multa anche alle disdette effettuate in meno di 48 ore dalla prenotazione. Una trattoria romana ha inoltre previsto una multa di 20 euro per ogni commensale che si presenta con un ritardo di oltre 15 minuti rispetto all’orario segnato sulla prenotazione. Una misura che diversi ristoratori adottano già da qualche tempo ma che sta prendendo sempre più piede per cercare di arginare un fenomeno che potrebbe minare ancora di più il settore della ristorazione, già alle prese con una crisi profonda e rincari ormai alle stelle.