Giandavide De Pau, uomo al quale vengono imputati i tre femminicidi nel rione Prati a Roma, aveva già avuto comportamenti violenti prima della pandemia di Coronavirus. A rivelarlo in esclusiva ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, mercoledì 23 novembre 2022, è stato un uomo, che ha parlato a volto coperto e con la voce camuffata per celare la sua vera identità.
L’intervistato ha esordito dicendo che i fatti accaduti una settimana fa a Prati con Giandavide De Pau coinvolto in essi “potevano accadere nel 2019. Era un sabato sera e la mia fortuna è stata che non avesse con sé la pistola o un coltello. Me lo sono trovato davanti per difendere una ragazza che chiedeva aiuto. Non sapendo chi fosse questo personaggio, mi sono frapposto tra lui e la donna. De Pau ha cominciato a minacciarmi, ma io non ho preso seriamente le sue minacce. Siamo così arrivati allo scontro fisico e siamo riusciti ad allontanarlo, anche perché io ero con un amico. Lui ha iniziato a girare con un’auto intorno a noi, abbiamo preso il numero di targa e abbiamo sporto denuncia”.
GIANDAVIDE DE PAU, PARLA UN UOMO AGGREDITO: “LA SORELLA E LA MADRE SI SONO SCUSATE CON ME”
L’uomo, nella colluttazione con Giandavide De Pau, ha rimediato una lesione della cornea, con ulteriori minacce da parte del suo aggressore: “Mi ha detto che mi avrebbe dato fuoco, sarebbe andato a casa a prendere la pistola per spararmi”.
Le forze dell’ordine fecero anche una perquisizione a casa di Giandavide De Pau, trovando 14mila euro in contanti, armi (una pistola), una prostituta cubana, cocaina. “C’è stato un processo – ha rivelato l’intervistato –, alla prima udienza mi hanno mandato quasi subito via perché non ho chiesto un risarcimento danni. Pochi giorni dopo l’aggressione è venuta da me sua sorella, Francesca De Pau, che è venuta a scusarsi a nome suo e della madre per il comportamento del fratello. Loro si sono scusate dicendo che Giandavide doveva stare in carcere”.