Uno studio condotto dal portale “Goodsciencing.com” sul vaccino Covid e sulle morti improvvise tra gli atleti under 35 sta sollevando un vero e proprio polverone attorno alle vaccinazioni contro il Coronavirus. In breve, la ricerca sostiene che, nel periodo tra gennaio 2021 e ottobre 2022, si siano verificate tra gli atleti vaccinati sotto i 35 anni d’età tante morti improvvise quante se ne sono contante tra il 1966 e il 2004: 1029 contro 1.101. Ma è davvero così?
“Goodsciencing.com” ha stilato un elenco di atleti che, direttamente o attraverso i loro cari (qualora non siano sopravvissuti al malore che li ha colpiti), avrebbero confermato quanto accaduto loro. Sono più di 1.500 e solo un terzo di loro è sopravvissuto. Il CIO, intanto, in base ai documenti delle banche dati internazionali dal 1966 al 2004, ha evidenziato che sono avvenute “1.101 morti improvvise in atleti di età inferiore ai 35 anni, per una media di 29 atleti all’anno; gli sport con l’incidenza più alta sono il calcio e la pallacanestro”. Un numero totalmente simile a quello registrato dopo le vaccinazioni.
BOOM DI MORTI TRA ATLETI DOPO VACCINO COVID: È DAVVERO COSÌ?
Esposta in questi termini, la vicenda sembrerebbe condurre a una sola conclusione: il vaccino Covid ha causato un numero di morti improvvise fra gli atleti del tutto analogo a quello registrato in 38 anni. Tuttavia, è proprio “Goodsciencing.com” a mettere a nudo le lacune, non trascurabili, del suo report: “I fact-checkers stanno cercando di dire che, poiché non abbiamo sempre una prova definitiva della vaccinazione, allora il 100% dei dati che stiamo raccogliendo è privo di valore. Ebbene, buone notizie, fact-checkers, non solo vi sbagliate, ma siete degli idioti. Mentre storicamente c’è stato un numero relativamente piccolo di decessi di atleti ogni anno che non erano dovuti alla vecchiaia o al cancro, non c’è mai stato nulla di simile a quello che sta accadendo da quando sono iniziati gli studi sulla vaccinazione Covid”.
Insomma, non benissimo: al netto della verifica delle morti degli atleti inclusi nell’elenco, chi può garantire in maniera incontrovertibile che le vittime o coloro che sono stati colpiti da attacchi cardiaci e malori improvvisi, abbiano realmente ricevuto la vaccinazione? E, anche qualora l’avessero ricevuta, chi potrebbe stabilire il nesso causale tra l’evento morte e l’inoculazione del preparato contro il virus SARS-CoV-2?