Importanti aggiornamenti sull’emergenza epidemiologica: il segno della curva dei ricoveri Covid cambia. Come reso noto dalla rete Fiaso, la Federazione tra le aziende ospedaliere, negli ultimi sette giorni il numero dei ricoverati tra reparti ordinari e terapie intensive è cresciuto del 24,2 per cento. Un’impennata significativa, che desta qualche preoccupazione in vista delle feste natalizie.
Come reso noto dagli esperti, per quanto riguarda i reparti ordinari l’aumento è del 22,2 per cento. Entrando nel dettaglio, si è passati da 487 a 595 pazienti ricoverati. Per quanto concerne le terapie intensive, il rialzo è addirittura del 77 per cento. Certo, sottolinea la Fiaso, i valori assoluti sono decisamente contenuti: da 18 a 32 pazienti ricoverati. Ma il report stilato dai venti ospedali sentinella aderenti alla Federazione – relativo al 16-22 novembre rispetto al periodo 9-15 novembre – non può passare inosservato e merita delle considerazioni da parte del mondo sanitario.
COVID, IL REPORT DELLA FIASO
La Fiaso ha rimarcato che si tratta del primo significativo aumento di ricoverati dopo quattro mesi di calo progressivo dei posti letto occupati negli ospedali. C’è una ripresa della circolazione del virus che non va sottovalutata, ha aggiunto la Federazione, che si lega all’aumento dei casi positivi. Per quanto riguarda la rianimazione, c’è una quota di no vax del 22 per cento, con l’età media fissata a 66 anni. Tra la restante parte di pazienti vaccinati, l’88 per cento ha ricevuto l’ultima dose da oltre sei mesi e ha in media 72 anni.
“Con il cambio di stagione e l’arrivo del freddo ha ripreso a circolare ampiamente il virus e, insieme ai contagi, sono tornati a crescere anche i ricoveri. Il vaccino, però, rappresenta uno scudo di protezione importante e offre una protezione valida dalle conseguenze gravi del Covid. A finire in ospedale con sintomi respiratori tipici della malattia da Covid infatti, sono quasi sempre anziani e fragili che dovrebbero ricevere la quarta dose e che invece, come vediamo dai ricoveri in ospedale, non l’hanno fatta”, l’analisi del presidente Fiaso, Giovanni Migliore: “La campagna vaccinale per il secondo booster va a rilento nonostante sia partita ormai da mesi: ben il 65% della platea di destinatari, stando ai dati ministeriali, non ha ancora fatto la quarta dose. È importante accelerare per tutelare i più vulnerabili ed evitare che le corsie degli ospedali tornino a riempirsi”.