La polizia di San Francisco potrebbe essere autorizzata a uccidere eventuali sospetti utilizzando dei robot. È la controversa bozza di proposta che sarà discussa dal Consiglio delle autorità di vigilanza locale e che dovrebbe regolare le modalità con cui la polizia di San Francisco (SFPD) potrà disporre delle sue armi di tipo militare. Le proteste esplose in seguito a questa bozza hanno portato a una leggera modifica di questa disposizione: “I robot saranno usati solo come opzione di forza letale quando il rischio di morte per i pubblici ufficiali è imminente e supera qualsiasi altra opzione di forza disponibile all’SFPD” è quanto si legge, riportato dal sito di notizia Mission Local.
Al momento, l’impiego dei robot da parte della polizia non è codificato, dunque non è né approvato né proibito. Tifanei Moyer, avvocato senior presso il Comitato degli avvocati per i diritti civili del San Francisco Zona Baia, parla di “un futuro distopico, in cui discutiamo se la polizia possa utilizzare i robot per giustiziare i cittadini senza un processo, una giuria o un giudice”.
Polizia potrà ricorrere a robot per uccidere sospetti: la bozza al centro della bufera
La bozza della proposta che potrebbe consentire alla polizia di San Francisco di utilizzare i robot, anche per uccidere persone sospette, è al centro della bufera non soltanto per il modo in cui affronta la questione dell’impiego dei robot, ma anche perché non comprende nell’inventario di armi militari centinaia di fucili d’assalto in dotazione alla SFPD. Questo è quanto illustra Mission Local, che sottolinea come l’eventuale approvazione di questa bozza segnerebbe il passaggio di una linea indelebile nell’uso dei robot a disposizione della polizia.
Secondo il sito Mission Local, la polizia di San Francisco conta attualmente 17 robot nel proprio arsenale, di cui 12 sono perfettamente funzionanti e in grado di operare. Si tratta di robot telecomandati, finora impiegati principalmente per disinnescare presunte bombe o per esplorare aree pericolose e difficilmente raggiungibili dagli agenti in carne e ossa. Secondo la bozza, però, l’uso dei robot potrebbe essere esteso anche a “addestramento e simulazioni, arresti criminali, incidenti critici, circostanze urgenti, esecuzione di un mandato o durante valutazioni di dispositivi sospetti”, tra cui anche la possibilità di uccidere. Nel 2016, per esempio, le forze di polizia di Dallas avevano utilizzato un robot per far saltare in aria un tiratore scelto responsabile dell’uccisione di cinque agenti. Al robot era stato legato dell’esplosivo ed era quindi stato utilizzato per provocare la morte di un altro individuo.