ABOUBAKAR SOUMAHORO IN TV: “NON MI SAREI CANDIDATO SE AVESSI SAPUTO DELL’INDAGINE”
È un fiume in piena Aboubakar Soumahoro nella sua prima intervista tv dopo lo scandalo delle coop di famiglia e dopo che ieri pomeriggio si è autosospeso – di comune accordo con Bonelli e Fratoianni – dal gruppo Verdi-Sinistra alla Camera: a “Piazzapulita” da Corrado Formigli è andato in scena giovedì sera una sorta di redde rationem tra il politico più “chiacchierato” del momento e l’area mediatica che negli scorsi anni ha sostenuto, rilanciato e proposto Soumahoro come il “paladino” degli ultimi, il leader dei braccianti e l’uomo su cui far ripartire la sinistra. Sempre da non indagato (occorre sempre specificarlo per evitare fraintendimenti e confermare ogni aspetto garantista, sempre e non a targhe alterne), il deputato divenuto noto per le sue battaglie contro il caporalato ha cercato di rispondere punto su punto alle contestazioni giornalistiche in merito a quanto emerso finora nelle indagini della Procura di Latina.
«Sono stato poco attento, mentre giravo per il Paese, a quello che c’era a casa mia», ha confessato Soumahoro davanti ad un incalzante Corrado Formigli, «Non sapevo nulla – ha aggiunto – se fossi stato a conoscenza di una indagine sulle cooperative gestite da mia suocera non mi sarei candidato». Dalle accuse contro le coop gestite dalla moglie Liliana Murekatete e dalla suocera Marie Therese Mukamitsindo (truffa, maltrattamenti, stipendi non pagati, etc…) fino alle accuse dirette questa volta contro di lui per il passato della Lega Braccianti (56.500 euro che non sarebbero stati rendicontati su un bilancio di 220mila euro), Soumahoro mantiene la stessa posizione: «Sono nelle condizioni di poter produrre tutte le prove i soldi sono stati spesi per l’acquisto di generi alimentari, gel disinfettante, trasporti, e i rimanenti 56.800 sono andati nell’esercizio 2021. Il bilancio è disponibile sul sito della Lega Braccianti». Il deputato autosospeso in AVS ha poi contrattaccato in merito alle accuse (giornalistiche per il momento) a suo conto: «Chi mi accusa oggi è tornato a far parte della Usb, organizzazione con cui ho un contenzioso, dopo essere passato con me nella Lega Braccianti. Sono tornati indietro perché mi avevano chiesto di destinare loro in forma di stipendio i soldi delle donazioni. Ho rifiutato», smentendo invece ogni tipo di malignità nel usare soldi delle donazioni per finanziare la propria ascesa politica, «Assolutamente no, mai. Anzi, ci ho rimesso».
BONELLI: “CONTROLLARE PASSATO SOUMAHORO? ERA STATO A “PROPAGANDA”, DA FAZIO… NON C’ERANO ELEMENTI PER IMMAGINARE PROBLEMI”
Poco prima sempre a “PiazzaPulita”, Aboubakar Soumahoro aveva esordito così l’intervista nella quale ancora diversi elementi dell’intera vicenda rimangono poco chiari: «Sono qui perché credo fermamente nei valori dell’integrità, della dignità umana e per il rispetto e tutela della storia che mi porta qui, che è la storia di migliaia di persone. Sono pronto alla trasparenza e dirò tutta la verità, risponderò punto per punto». Allo stesso tempo, incalzato in merito a quanto sarebbe avvenuto nelle coop di famiglia, il deputato ex leader dei braccianti ammette «Ho commesso una leggerezza: avrei dovuto fare meno viaggi e stare accanto ai lavoratori verificando cosa succedeva». In merito alle vicende legate alla moglie, Soumahoro si difende dicendo che non sapeva nulla, «Io ho sempre vissuto a Roma con la mia compagna e la cooperativa era a Latina».
Davanti però alla “accusa” di una moglie/compagna (anche su questo aspetto non si è capito molto ieri sera, ndr) che fa l’influencer con abiti firmati e vestiti d’alta moda, Aboubakar prova ad opporsi come può «Nessun forma di imbarazzo: c’è il diritto all’eleganza e alla moda. E le immagini sono datate». L’intervista continua così, con formali che incalza sulla vita privata e personale del parlamentare – come quando gli ha chiesto con che soldi ha acceso il mutuo di una casa piuttosto costosa nel Lazio, e Soumahoro gli ha risposto «con i proventi del libro che ho scritto», ma anche «insieme a mia moglie che prima di questo ultimo periodo lavorava» – e con l’impressione generale che la vicenda politica e giudiziaria che non sia del tutto finita qui. A domanda diretta fatta ieri nell’intervista a “Metropolis” su VideoRepubblica, il leader dei Verdi Angelo Bonelli ha ammesso in qualche modo di non aver verificato assieme a Fratoianni (Sinistra Italiana) eventuali problemi nel passato di Aboubakar Soumahoro: «era un personaggio noto, era stato a “Propaganda” da Zoro, su L’Espresso con Damilano, a “Che tempo che fa” da Fazio… sfido chiunque ad immaginare che ci potessero essere problemi per un personaggio così noto, che comunque resta non indagato. La vicenda mi ha scosso? Guardi la mia faccia, certo che sono turbato…».
Parla Aboubakar Soumahoro.
L’intervista di @corradoformigli : https://t.co/QQoh9kXWjX @aboubakar_soum #piazzapulita
— Piazzapulita – La7 (@PiazzapulitaLA7) November 24, 2022