Cosa succede al nostro corpo se viviamo in una casa senza riscaldamento? Una domanda a cui ha cercato di rispondere James Gallagher, giornalista della Bbc, che è stato messo in una microcamera con una temperatura da 10 gradi, un esperimento dell’Università del Galles meridionale con l’obiettivo appunto di studiare gli effetti sul corpo umano quando questo si raffredda troppo. «Dieci gradi è la temperatura media in cui vivranno d’inverno le persone che non possono permettersi di riscaldare le loro case» sono le parole del professor Damian Bailey, così come si legge sul Corriere della Sera, che ricorda inoltre che 10 gradi sono poco più della temperatura massima che si registra a Milano fra dicembre e gennaio.
«Sembra mite, ma è una vera sfida fisiologica», ha aggiunto lo stesso decente, tenendo conto che il corpo umano funziona ad una temperatura di 37 gradi, di conseguenza ben 27 in più rispetto a quella registrata nella camera durante l’esperimento. James Gallagher ha iniziato l’esperimento partendo da una temperatura di 21 gradi, e quando si è abbassato il termostato fino a 18, lo stesso giornalista della Bbc ha provato un brivido di freddo: «La scienza ci dice che 18 gradi sono il punto di svolta in cui il corpo inizia a lavorare per difendere la temperatura interna» spiega ancora il professor Bailey. Per difendersi dal freddo il corpo utilizza prima di tutto la vasocostrizione, ovvero, i vasi sanguigni si chiudono per mantenere il sangue caldo per la sopravvivenza degli organi essenziali.
VIVERE SENZA RISCALDAMENTO, L’ESPERIMENTO SUL CORPO: “IL SANGUE ARRIVA MENO AL CERVELLO”
Nel contempo le estremità degli arti, se si vive senza riscaldamento, iniziano a diventare fredde e bianche, mentre la pressione sanguigna sale e il sangue diventa più denso, aumentando così il rischio di infarto e ictus. Aumentano anche respirazione e battito cardiaco, ed inoltre il corpo brucia più calorie.
Difficoltà sono emerse anche a livello cognitivo visto che Gallagher è stato sottoposto ad un test nel corso dell’esperimento, mostrando dei problemi: «Il sangue arriva meno al cervello, quindi c’è meno ossigeno e meno glucosio e questo ha un impatto negativo» dice ancora Bailey. «I test suggeriscono chiaramente che il freddo è più letale del caldo, c’è un numero maggiore di decessi causati da ondate di freddo rispetto a quelli causati da ondate di caldo». Da segnalare, infine, che stare al freddo facilita sopravvivenza e diffusione di virus, indebolendo la nostra risposta immunitaria.