Genitore offende docente, condannato a 4 mesi di reclusione
A Parma il genitore di un alunno avrebbe offeso, nell’androne del Convitto Nazionale Maria Luigia, una docente dell’istituto. Quella che poteva, potenzialmente, rivelarsi una situazione piuttosto comune, risolvibile semplicemente con le scuse da parte dell’uomo, è invece degenerata piuttosto velocemente. Infatti, la docente avrebbe deciso di non soprassedere, ma avrebbe sporto denuncia nei confronti dell’uomo, che ora dovrà scontare una condanna a 4 mesi di reclusione.
A decidere la pena per il genitore che ha offeso la docente a Parma è stato il giudice Giuseppe Monaco che ha riconosciuto nelle offese rivolte dall’uomo alla docente il reato di insulto a pubblico ufficiale. A rendere nota la vicenda è stata la Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza che ha espresso anche la sua felicità per la condanna. “La sentenza segna una positiva inversione di tendenza rispetto al recente passato”, si legge nella nota del sindacato, sostenendo anche che “abbiamo saputo del risvolto giudiziario a procedimento iniziato e non ci è stato tecnicamente possibile costituirci parte civile, altrimenti lo avremmo fatto”.
Gli insegnanti sono ufficiali pubblici? Cosa riporta il Codice Penale
Insomma, ora il genitore che ha offeso il docente dovrà scontare, su decisione del Tribunale di Parma, una condanna a 4 mesi di reclusione con la motivazione dell’insulto a pubblico ufficiale. Il sindacato degli insegnanti ne ha vista una positiva inversione di rotta rispetto ad altri giudizi in casi analoghi in cui “c’era stata un’interpretazione ‘più larga’” delle leggi.
“Tanti”, continua a spiegare la nota della Gilda degli insegnanti che ha parlato del genitore che ha offeso il docente e dovrà scontare 4 mesi di carcere, “non si rendono per nulla conto che quando si relazionano con gli insegnanti dei loro figli hanno a che fare con pubblici ufficiali che nell’esercizio delle loro funzioni sono dotati di poteri autoritativi“. A prevederlo è, infatti, l’articolo 358 del Codice Penale, nel quale si legge che “sono incaricati di pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio”, mentre a riconoscere ai professori il pubblico servizio è una sentenza della Cassazione emessa nel 2014.