Lo storico McDonald’s di piazza San Babila a Milano, chiuderà a breve i battenti. La data, purtroppo da segnare in rosso sul calendario è il prossimo 6 dicembre, quando appunto lo storico “Mac” meneghino abbasserà le serrande per sempre. Si tratta di una chiusura storica visto che il McDonald’s di piazza San Babila rappresenta la prima sede del noto fast food americano di Milano, e ancor prima la sede del mitico Burghy, storica catena di hamburger che era stata rilevata proprio dalla multinazionale americana. Il motivo, come riferisce il Corriere della Sera, è semplice quanto banale: il contratto d’affitto è in scadenza i costi per rinnovarlo sono troppo alti.
Inoltre, sembrerebbe che la proprietà dell’immobile abbia prospettato un aumento del canone tenendo conto del periodo di crisi e dei vari prezzi in aumento vertiginoso. Una chiusura che secondo il quotidiano di via Solferino sarà definitiva, visto che il McDonald’s di piazza San Babila starebbe pianificando la chiusura del locale di fatto da 7 anni, dal 2015. Ad oggi nella sede del fast food ci lavorano 35 dipendenti, ma i sindacati hanno comunque fatto sapere che nessuno perderà il proprio posto in quanto verranno tutti ricollocati, la maggior parte fra piazza Duomo e Galleria Ciro Fontana.
MCDONALD’S PIAZZA SAN BABILA MILANO CHIUDE: “FU UNA SCOMMESSA VINCENTE”
Se per qualcuno potrebbe sembrare una notizia quasi “insignificante”, con la chiusura del McDonald’s di piazza San Babila se ne va un pezzo della città, in particolare degli ultimi 40 anni. Era infatti il 1981 quando apriva in quell’edificio il primo Burghy italiano, luogo dove si sfornavano panini a go go e dove nacquero i Paninari.
«La stessa città che veniva da noi a mangiare – ha ricordato oggi al Corriere della Sera Isabella Toniolo, ex dipendente Burghy oggi sindacalista della Filcams-Cgil – non solo perché era di moda ma anche perché i prezzi erano più che abbordabili». E ancora: «Quando Burghy aprì — riavvolge ancora il filo dei ricordi — molti scommettevano sul suo fallimento. Che ci facciamo noi italiani con gli hamburger? Invece fu una scommessa vincente. Il panino più richiesto? Il Big Burghy ovviamente: doppia porzione di carne bovina 100 per cento, gustoso formaggio, cipolle e lattuga. Buonissimo. Quando abbiamo servito l’ultimo ho pensato: andrebbe conservato in una teca, anzi in una capsula per il futuro».