Il grande Giampiero Mughini si è raccontato brevemente quest’oggi negli studi del programma di Rai Due, I Fatti Vostri. “Come me la cavavo col ballo? – ha esordito così il giornalista, concorrente di Ballando con le Stelle – In tutto e per tutto nella mia vita prima di entrare a Ballando avevo ballato fra 30 secondi e minuti zero, avevo forse ballato da giovane il ballo del mattone con una mia coetanea ma ho avuto l’impressione che non gradisse. Con quei trenta secondi ho affrontato la pista da ballo, mi sono divertito, ed ho affrontato la giuria, una setta di potenziali assassini, lo dico con il sorriso sulle labbra, in affetto”.
Sulla sua gioventù: “A 13-14 anni ho affrontato l’agonismo come una scuola di vita, ho imparato che ti devi fare valere e ho imparato la sconfitta, che nella vita si può perdere e che nella vita c’è uno meglio di te, poi nello sport alla fine dello scontro ci si stringe la mano. La più bella foto degli ultimi anni dello sport è Federer che tiene la mano di Nadal piangendo, se ci penso mi metto a piangere”. Giampiero Mughini ha continuato: “Giocavo a tennis tavolo e ce ne erano uno o due più bravi di me, e uno era Giovanni Fiumara, è rimasto impresso nella mia memoria perchè lui mi batteva, non c’era niente da fare”.
GIAMPIERO MUGHINI: “RICORDO CON AFFETTO LA MIA INTERVISTA AD ALMIRANTE…”
In studio passa quindi un documentario del 1981 sulle femministe con protagonista proprio Giampiero Mughini: “Mi chiesero di andare a rovistare in un gruppo che venivano dalla Destra, a me interessavano come persone e di loro sono divenuto anche amico, è stata la prima volta in cui sulla Rai si parlava con molto rispetto. Feci un’intervista con Almirante che ricordo con piacere, un’intervista di 4 pagine”.
Sull’amore per i libri: “Sono tossicodipendente, ho sempre voluto fare il giornalista? Volevo fare il collaudatore di caccia da combattimento… mai pensato un minuto di diverso della mia vita di mettere per iscritto le parole, più passa il tempo e più non so fare niente, io non so guidare, se non fosse per la mia compagna… io non so fare nulla”. Sulla sua imitazione da parte di Tullio Solenghi: “Divertentissimo senza essere velenoso, nei miei confronti non sono molto simpatetici e in particolare i colleghi”. Mughini ha parlato anche di Marina Ripa di Meana: “E’ stata per trent’anni la mia amica più cara, era una rompicaz*i inaudita ma nell’amicizia era sacra”. Chiusura dedicata alla sua Juventus: “Situazione molto difficile, non riesco a capire”.