Meno della metà degli inglesi e dei gallesi si dichiara cristiana. E’ uno dei risultati del censimento effettuato l’anno scorso nei due paesi che insieme alla Scozia e all’Irlanda del Nord costituiscono il Regno Unito ed è la prima volta che viene raggiunto questo dato che dice essenzialmente due cose. Che i cristiani, ma si sapeva già da tempo, siano oggi una minoranza e che invece, come dice l’altro dato interessante, sono sempre più le persone provenienti da altri paesi a costituire la gran parte della popolazione. In sostanza, Inghilterra e Galles stanno diventando meno bianchi e cristiani. Il numero di persone nelle due nazioni che identificano il proprio gruppo etnico come bianco è diminuito di circa 500.000 unità in un decennio, ha affermato l’Office for National Statistics.
Rispetto al precedente sondaggio di dieci anni prima, in cui l’86% della popolazione si definiva di etnia bianca, oggi il dato è dell’81,7%. Il secondo gruppo etnico oggi più numeroso è quello asiatico, che raggiunge il 9,3% rispetto al 7,5%. E’ ovviamente Londra, la città multietnica per eccellenza, a primeggiare, in cui i bianchi diventano addirittura una minoranza etnica, con solo il 36,8% delle persone che si identificano come “bianchi inglesi, gallesi, scozzesi, nord irlandesi o britannici”.
CRISTIANI DIVENTANO MINORANZA IN UK
Per la prima volta dall’inizio del censimento, quasi 200 anni fa, meno della metà della popolazione ha dichiarato di essere cristiana. Più di un terzo ora afferma di non appartenere ad alcuna religione: si è passati dal 59,3% al 46,2%. C’è però un dato significativo in questo gran calderone che è diventato il Regno Unito: il 90% della popolazione dichiara di sentirsi britannica. La percentuale di persone che si identificano come asiatiche è passata dal 7,5% (4,2 milioni) nel 2011 al 9,3% (5,5 milioni) nel 2021; le persone che si identificano come nere sono passate dal 3,3% (1,9 milioni) al 4,0% (2,4 milioni); i gruppi etnici misti o multipli sono passati dal 2,2% (1,2 milioni) al 2,9% (1,7 milioni); e altri gruppi sono passati dall’1,0% (564.000) al 2,1% (1,3 milioni). Nel dettaglio, la percentuale di persone che si definiscono musulmane è passata dal 4,9% (2,7 milioni) al 6,5% (3,9 milioni), indù dall’1,5% (818.000 persone) all’1,7% (1,0 milioni) e sikh dallo 0,8% ( 423.000) allo 0,9% (524.000). Secondo Andrew Copson, amministratore delegato del gruppo di beneficenza Humanists UK, “il Regno Unito è quasi certamente uno dei paesi meno religiosi della Terra”.