Donna malata di cancro dona il corpo alla scienza: dall’autopsia nasce un film
Sulle pagine del Daily Mail di oggi è raccontata la storia di Toni, una giovane madre single malata di cancro che ha smesso di lottare a 30 anni, decidendo però di donare il suo corpo alla scienza. Ricordata dai familiari come una donna solare e allegra, non si fece abbattere dalla diagnosi del raro cancro alla ghiandola lacrimale, prima facendosi asportare l’occhio e poi continuando fino all’ultimo a fare tutto il possibile. Proprio in questa filosofia si muove anche la decisione di donare il suo corpo alla scienza affinché potessere essere studiato.
Inoltre, la donna malata di cancro che ha donato il suo corpo ha preso anche la strabiliante ed unica decisione di permettere l’autopsia pubblica del suo corpo, senza neppure tutelare la sua identità. A quanto riporta il Daily Mail si tratterebbe della prima volta nella storia che un donatore offre la possibilità di aprire le porte del laboratorio di anatomia al pubblico, oltre che agli studenti ed ai medici professionisti e da qui ne sarebbe nata un’idea ancora più rivoluzionaria. L’autopsia di Toni, infatti, è stata immortalata e montata in un film intitolato “My dead body” che andrà in onda sulla televisione pubblica inglese.
Chi era Toni: malata di cancro, fino all’ultimo ha pensato agli altri
Insomma, la decisione della mamma single malata di cancro di donare il suo corpo alla scienza avrebbe stupito la comunità medica inglese, aprendo le porte ad un nuovo modo di trattare l’anatomia, le malattie e la medicina in generale. Il film, inoltre, non sarebbe solamente un duro e crudo documentario medico, che mostra un’autopsia al solo fine accademico, ma tra le sequenze girate in laboratorio sono alternate immagini e video, oltre che testimonianze della vita e della lunga battaglia di 4 anni che ha attraversato Toni.
La donna ha scoperto di essere malata di cancro nel 2016, quando iniziò ad accusare mal di testa molto forti e la vista annebbiata da un occhio. In quell’occasione scoprì di essere malata di un raro cancro, quello alla ghiandola lacrimale, che in Inghilterra colpisce appena 85 persone all’anno ed è maligno nel 55% dei casi circa. Una volta rimosso l’occhio tutto sembrava andare meglio, finché non si scoprì che, battuto il cancro all’occhio, le metastasi avevano iniziato a diffondersi nel corpo. Decise dunque di firmare i moduli per la donazione del corpo e l’autopsia pubblica. In seguito al suo decesso, in occasione della dissezione, si scoprì che i tumori erano molto più diffusi di quanto si pensasse, contandone circa un centinaio non individuati nei polmoni. L’obiettivo di Toni, però, era quello di educare le persone, promuovendo un’informazione più puntuale su questo tipo di malattie.