Il caso del cardiologo ucciso a Favara, pare, da un bidello di nome Adriano Vetro, ha occupato lo spazio televisivo di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda su Rai Uno nella mattinata di oggi, mercoledì 30 novembre 2022. In particolare, è stata raccolta la testimonianza del sindaco della città, Antonio Palumbo, che conosceva da anni il dottor Alaimo.
Queste le parole del primo cittadino: “Per noi era un punto di riferimento, oggi siamo sgomenti. Come si può morire sul luogo di lavoro, non potendo fare ritorno a casa? Non riusciamo a capirlo. Cosa ci colpisce è come una persona possa procurarsi facilmente una pistola, come una persona – che sicuramente avrà avuto dei disturbi di natura psichica, come si dice in paese – non sia stata intercettata da nessuno. L’assassino non aveva mai dato segni di squilibrio, comunque”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
FAVARA, CARDIOLOGO UCCISO DA BIDELLO: “MI SERVIVANO TRE DOCUMENTI”
Si continua ad indagare a Favara, in provincia di Agrigento, a seguito dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo. Ad assassinarlo sarebbe stato Adriano Vetro, 47enne bidello incensurato del posto, che si sarebbe recato presso lo studio del medico in via Bassanesi, avrebbe estratto una pistola, per poi fare fuoco. “Mi servivano tre documenti per ottenere il rinnovo della patente – avrebbe raccontato il presunto assassino agli inquirenti, come si legge su AgrigentoNotizie.it – l’oculista e il diabetologo me l’avevano rilasciato, il dottore Alaimo mi prendeva in giro e rinviava continuamente”.
L’uomo è stato fermato con la gravissima accusa di omicidio premeditato (che nel nostro ordinamento significa ergastolo), nonché il porto abusivo di arma da sparo clandestina. “Non è pensabile e accettabile – ha spiegato il sindaco di Favara Antonio Palumbo – che a Favara possano continuare a tuonare le pistole – riferendosi ad alcuni episodi criminali degli ultimi giorni – basta. Non intendo entrare nel merito delle ultime vicende, rispetto alle quali faranno spero presto chiarezza gli inquirenti, ma da primo cittadino tornerò a chiedere con forza una maggiore presenza dello Stato nella nostra città”.
FAVARA, CARDIOLOGO UCCISO DA BIDELLO: ATTESE NOVITA’ A BREVE
“C’è ancora troppa gente convinta – ha proseguito il sindaco di Favara – che la violenza sia una lingua accettabile, e noi siamo qui a dire a tutti loro che non c’è più spazio a Favara per gente così. Favara non vi vuole”.
Intanto gli inquirenti stanno continuando ad indagare in quanto sembra che la versione fornita da Adriano Vetro, quella del mancato rilascio di un documento indispensabile per rinnovare la sua patente, non avrebbe convinto del tutto gli stessi: una motivazione così futile spingerebbe un uomo addirittura ad uccidere una persona? Il bidello di Favara ha spiegato di aver ripetutamente sollecitato “quella carta”, dicendosi anche disposto a subire un intervento chirurgico per avere il certificato, ma questo non è mai arrivato. Nei prossimi giorni, se non già nelle prossime ore, sono attese importanti novità.