L’ATTACCO DI GRAZIANO DELRIO ALL’EX PREMIER CONTE SUL CASO ISCHIA
«Il condono a Ischia da parte del governo Conte nel 2018 ci fu eccome»: ne è convinto l’ex Ministro dei Trasporti (Governi Renzi e Gentiloni) Graziano Delrio in una lunga intervista al “Foglio” in merito alla tragedia avvenuta a Ischia sabato scorso. Le polemiche politiche sulla questione del condono varato dal Governo Conte nel 2018 all’interno del Decreto Genova non si placano, specie dopo che l’x Premier oggi leader M5s si è difeso sottolineando come quell’articolo 25 inserito nel Dl Genova (“Definizione delle procedure di condono”) non fosse affatto una sanatoria, bensì «una procedura di semplificazione».
Da Renzi a Rixi fino a Delrio, lo scontro con l’ex Presidente del Consiglio è netto: «Il condono a Ischia da parte del governo Conte nel 2018 ci fu eccome. Il provvedimento faceva riferimento a uno dei condoni più grandi che siano mai stati fatti, quello del 1985 (Governo Craxi, ndr). Negare che quello del 2018 fu un condono è come negare l’evidenza». L’attuale senatore Pd ribadisce che l’intento fosse stato realmente quello di velocizzare le pratiche che riguardavano circa un migliaio di case colpite l’anno prima dal terremoto, «si sarebbero potute avviare le procedure accelerate solo per quelle case, per esempio rafforzando gli uffici». Invece, attacca Delrio, «Il messaggio che invece venne fuori fu di tutt’altra natura, e cioè che finalmente si sarebbero sanate tutte le migliaia di richieste di condono edilizio».
CONDONO A ISCHIA E CURA DEL TERRITORIO: LE PAROLE DI DELRIO E RENZI
Per Graziano Delrio il confronto in Parlamento sul Decreto Genova nel 2018 portò a diverse modifiche sostanziali: per stessa volontà della Lega, che pure era al Governo con i 5Stelle ma che non vedeva di buon occhio la norma sul condono di Ischia; così pure le opposizioni, da Forza Italia a Pd si mossero per cambiare parte di quell’articolo. Secondo l’ex Ministro, «Solo il confronto in Parlamento portò poi a sostanziali modifiche, come il necessario parere favorevole da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Conte decise anche di smantellare la struttura di missione denominata Casa Italia, e poi ItaliaSicura, che avevamo istituito presso la presidenza del Consiglio».
Ribadendo il suo sostanziale attacco a Giuseppe Conte sul “caso Ischia”, Delrio dichiara come anche in questa vicenda «c’è un’ansia di distruggere quello che c’era prima, ma questo paese ha bisogno di programmi di lunga scadenza, non di decisioni prese sull’onda dell’emotività o di commissari nominati a ogni piè sospinto. Se ogni governo che cambia si mette a riscrivere la storia da capo, il paese non migliorerà mai nelle sue fragilità strutturali». Nella sua ultima Enews pubblicata oggi 30 novembre, anche Matteo Renzi torna sulla vicenda del condono di Ischia e in qualche modo conferma le motivazioni riportate da Delrio nel profondo attacco al leader M5s: scrive il senatore che stamane interverrà a Palazzo Madama dopo l’informativa del Ministro Musumeci, «rilancerò con forza la nostra posizione sul fatto che l’abusivismo uccide, posizione che avevo già espresso quattro anni fa in Aula e nelle trasmissioni TV . Il modo con il quale Giuseppe Conte si sta difendendo in queste ore per aver chiuso l’unità di missione e aver inserito il condono di Ischia dentro il decreto Genova è francamente imbarazzante per lui».