Un numero record di bambini è stato concepito con sperma di donatori, e per la prima volta la maggior parte arriva da Paesi stranieri. Il numero di bambini nati da donne che hanno fatto ricorso a donatori di sperma nel Regno Unito è più che triplicato nell’arco di una generazione, grazie all’aumento della domanda da parte di donne single e coppie lesbiche. Lo riporta il Daily Mail, spiegando che nel 2006 i bambini nati da donatori di sperma erano meno di 900, ma nel 2016 sono saliti a più di 2.800, secondo gli ultimi dati dell’Autorità per la Fertilizzazione e l’Embriologia. Per la prima volta, il 52% dei nuovi donatori di sperma registrati utilizzati dalle donne britanniche vive all’estero. Circa il 27% proviene dagli Stati Uniti e il 21% dalla Danimarca.
“Faccio fatica a capire il perché di questa situazione – dichiara Allan Pacey, esperto di fertilità maschile dell’Università di Sheffield – e penso che dobbiamo dare un’occhiata approfondita alla nostra infrastruttura di reclutamento dei donatori per cercare di rendere più facile o più conveniente la donazione per gli uomini del Regno Unito“. Sarah Norcross, dell’associazione di beneficenza per la fertilità “Progress Educational Trust“, invece ha dichiarato di essere colpita dal fatto “che ora venga importato così tanto sperma di donatori“, dopo che la loro ricerca ha rilevato che più del 50% degli uomini del Regno Unito prenderebbe in considerazione la donazione. Quindi, le cliniche “devono trovare il modo di rendere più semplice e diretto il percorso degli uomini disposti a donare lo sperma“, ha aggiunto.
DONATORI OVULI E SPERMA: SCARSEGGIA DIVERSITÀ ETNICA
C’è poi un’altra questione di non poco conto. Manca la diversità etnica tra i donatori di ovuli e di sperma. Lo riferisce un report redatto dall’HFEA (Autorità per la Fertilizzazione Umana e l’Embriologia), dal quale si evince che nel Regno Unito i donatori asiatici di ovuli e i donatori di colore di sperma sono sottorappresentati del 50% rispetto alla popolazione. Come riporta la “BBC”, il numero di bambini nati da ovuli, sperma o embrioni di donatori è passato da 2.500 nel 1993 a 4.100 nel 2019 e anche le registrazioni annuali dei donatori sono aumentate, da meno di mille a oltre 2.300.
Julia Chain, presidente dell’HFEA, si è detta “preoccupata del fatto che le persone debbano importare sperma perché l’uso di donatori online può essere estremamente rischioso”. Tanto che le cliniche britanniche sono tenute a sottoporre i donatori a test sanitari e a compilare documenti legali per renderli consapevoli dei diritti e delle responsabilità che potrebbero avere in relazione a un bambino nato grazie alla loro donazione. Il Regno Unito limita anche il numero di volte in cui gli ovuli o lo sperma possono essere utilizzati, cosa che non può essere garantita con le donazioni importate.
ALLARME DONATORI UK: -50% RAZZE ASIA E AFRICA
Ai microfoni di “BBC News” una donna ha deciso di fare ricorso a un donatore di sperma per diventare madre nel 2018. Nei suoi sogni c’era un donatore proveniente dall’India occidentale, ma “quando ho consultato la banca del seme, non ce n’erano molti in linea con i miei criteri. C’erano quattro donatori asiatici, così ho ampliato la ricerca e ho potuto scegliere un donatore di sperma da una gamma più vasta. Sarebbe stato bello avere un donatore con un background etnico simile al mio, ma trovare un donatore dell’India occidentale è quasi impossibile”.
“I donatori di ovuli o sperma hanno aiutato a superare il dolore di migliaia di persone che potrebbero non essere in grado di concepire un figlio”, ha chiosato la signora Chain. “Nel corso del tempo, le tecniche di conservazione e trattamento della fertilità sono migliorate notevolmente e questo, insieme al cambiamento degli atteggiamenti sociali, ha portato alla nascita di oltre 70mila bambini concepiti da donatori dal 1991”.