La morte di Gaetano Alaimo, cardiologo di Favara ucciso da un suo paziente (Adriano Vetro, collaboratore scolastico di 47 anni d’età), ha sconvolto tutt’Italia. Del delitto si è parlato anche nel corso della trasmissione pomeridiana di Rai Due “Ore 14”, con il conduttore Milo Infante che ha “lanciato” la messa in onda di un servizio realizzato dall’inviato Rai e che ha coinvolto il primo cittadino del centro abitato ubicato in prossimità di Agrigento, Antonio Palumbo.
Questi ha raccontato: “Conoscevo benissimo la vittima, il dottor Gaetano Alaimo, e l’assassino, Adriano Vetro. Da ragazzini ci frequentavamo, nessuno poteva mai immaginare un’azione del genere. Stiamo parlando di episodi che possono accadere dappertutto. Sono episodi di criminalità e disagio sociale che colpiscono tutta la società di oggi, accomunati dal fatto che una persona con disturbi mentali e facilità di delinquere riesce a procurarsi tranquillamente delle armi. Questo ci fa preoccupare per la sicurezza e per l’incolumità dei nostri cittadini”.
GAETANO ALAIMO, CARDIOLOGO UCCISO DA UN SUO PAZIENTE. BRUZZONE: “PRESENTI ASPETTI DISFUNZIONALI DI PERSONALITÀ”
L’assassinio del dottor Gaetano Alaimo è stato analizzato in breve a “Ore 14” anche dalla criminologa Roberta Bruzzone, la quale ha tracciato il profilo del killer: “È plausibile che questa persona abbia degli aspetti disfunzionali di personalità. La scelta di mettere in campo questa esecuzione è premeditata: dovremmo interrogarci sul fatto che anche stavolta, per una motivazione futile, anzi, ‘meno che futile’, abbiamo un omicidio premeditato, in quanto il medico viene visto come un ostacolo dal paziente per potere usare l’auto”.
Un divieto che il soggetto in questione “ha vissuto in maniera seria, ma che certamente non giustifica l’accaduto e l’omicidio del dottor Gaetano Alaimo. Un aspetto psichiatrico nel killer io lo individuo, ma indubbiamente non è tale da non fare comprendere al killer la gravità del suo gesto”, ha chiosato l’esperta in diretta tv.