Sandra Fratus è la 51enne in cella con l’accusa di aver ucciso il compagno, Ernest Emperor Mohamed, 31enne di nazionalità nigeriana, al culmine di una lite in casa a Morengo, in provincia di Bergamo. La donna avrebbe colpito l’uomo con una coltellata al petto e, in sede di interrogatorio, avrebbe confessato le modalità del delitto avvenuto la sera del 25 novembre scorso. Un omicidio su cui ora interverranno le indagini dei carabinieri in attesa delle prime risposte dell’autopsia, fissata per il prossimo lunedì. Agli inquirenti, Sandra Fratus avrebbe fornito il resoconto di una discussione degenerata nel sangue dopo l’ennesima umiliazione: la donna sosterebbe di aver subito violenze psicologiche e fisiche dal compagno e di aver agito dopo essere stata picchiata.
Un racconto ora al vaglio delle autorità e in cui, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, si addenserebbero diversi particolari riconducibili a un clima di forti tensioni nella coppia. Sandra Fratus sarebbe stata arrestata con l’accusa di omicidio nell’immediatezza della tragedia. “Non volevo, mi ha picchiata, mi umiliava, lo amo“. Queste alcune delle dichiarazioni che, stando alla ricostruzione riportata ancora dal quotidiano, la 51enne avrebbe fatto a chi indaga.
Sandra Fratus in cella con l’accusa di aver ucciso il compagno
Dopo l’arresto con l’accusa di omicidio, Sandra Fratus avrebbe confessato. Nelle sue prime dichiarazioni ai carabinieri la donna avrebbe ricalcato il profilo di un rapporto difficile con il compagno che avrebbe poi ucciso, come ricostruito nell’ordinanza di convalida della custodia in carcere emessa dal gip Lucia Graziosi. Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui la 51enne avrebbe parlato di reiterate violenze ai suoi danni e di una reazione, quella che l’avrebbe portata a commettere il delitto nella loro casa di Morengo, in provincia di Bergamo, consumata davanti all’ennesima aggressione. Secondo quanto finora emerso, l’omicidio sarebbe stato compiuto con una coltellata al petto del compagno, Ernest Emperor Mohamed, e ora si attendono le risposte dell’autopsia. La sera in cui tutto sarebbe successo, Sandra Fratus avrebbe presentato evidenti segni di colluttazione sul corpo, in particolare una ecchimosi a carico dell’occhio destro e diversi graffi alle braccia. In sede di confessione, la donna avrebbe detto di aver subito a lungo offese e umiliazioni da parte dell’uomo, ma anche che lei avrebbe “continuato a stare con lui”.
La coppia, che si sarebbe conosciuta circa 5 anni fa, avrebbe avviato la convivenza nel maggio scorso. Secondo la sua versione, riferisce ancora il quotidiano, la sera del delitto sarebbe scoppiata una lite e lei, dettasi “stanca di prendere botte”, avrebbe impugnato un coltello e avrebbe colpito il compagno. Prima di sferrare il fendente, sempre secondo il racconto della donna riportato dal Corriere della Sera, Sandra Fratus avrebbe preparato la cena e durante un’accesa discussione con il 31enne (arrabbiatosi, a suo dire, dopo l’arrivo del figlio della compagna) sarebbe stata colpita con uno schiaffo o un pugno al volto. Ad allertare i soccorsi sarebbe stato proprio il figlio e, al telefono con il 118, il giovane e sua madre avrebbero seguito le indicazioni per prestare le prime manovre di aiuto con un massaggio cardiaco. Nell’ordinanza di convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari avrebbe scritto di “una spiccata pericolosità sociale” di Sandra Fratus. L’indagata, complice una presunta condizione di dipendenza dalla droga, si troverebbe in una situazione di rischio di reiterazione di episodi violenti.