Commissione UE: “La Russia pagherà la ricostruzione in Ucraina”
La Commissione Europea starebbe già pensando ad un piano di ricostruzione dell’Ucraina, che dovrebbe pesare sulle tasche della Russia. Ad annunciarlo è proprio una proposta avanzata in questi giorni dalla presidentessa della Commissione, Ursula von der Leyen, che starebbe pensando di utilizzare i beni e i fondi congelati a Putin e ai suoi oligarchi, dallo scoppio della guerra per effetto delle sanzioni europee.
Il piano di ricostruzione dell’Ucraina con i fondi della Russia sarebbe a lungo termine e i beni non verrebbero impiegati direttamente. Questo perché nel caso in cui si giungesse ad un accordo di pace, beni e fondi attualmente congelati dovrebbero essere restituiti ai loro legittimi proprietari. Tuttavia, l’attacco da parte dell’Europa è stato duro e diretto. “La Russia deve pagare per i suoi crimini“, ha detto in conferenza stampa Ursula von der Leyen, “compreso il reato di aggressione ad uno stato sovrano. La Russia e i suoi oligarchi devono devono risarcire l’Ucraina per i danni e coprire tutti i costi per la ricostruzione del Paese. Abbiamo i mezzi per farla pagare alla Russia”, ha concluso.
Ricostruzione dell’Ucraina: il piano europeo
Insomma, è vero che concretamente sarà la Russia a pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, ma a causa di determinati accordi internazionali, che includono le Nazioni Unite, è anche vero che in caso di accordo di pace, i beni e i fondi degli oligarchi dovrebbero essere scongelati e restituiti. A tal fine, infatti, la proposta dell’Unione Europe muove in una direzione leggermente diversa, ovvero investire le liquidità dello stato russo affinché generino rendimenti a lungo termine, da investire in un secondo momento in Ucraina.
Parlando di numeri, invece, il piano di ricostruzione dell’Ucraina sarà finanziato con i 19 miliardi di beni privati (attualmente non confiscabili, ma soggetti ad un’altra proposta della Commissione Europea) congelati alla Russia e ai suoi oligarchi, oltre ai 300 miliardi bloccati dalle riserve della Banca Centrale di Mosca. Attualmente, invece, i danni stimati per Kiev sono di circa 350 miliardi di euro, ma se la guerra continuasse, e addirittura si inasprisse, quella cifra verrebbe superata piuttosto rapidamente. Infine, la Commissione starebbe anche pensando di istituire un tribunale speciale per indagare e perseguire la Russia con l’accusa di “aggressione ad uno stato sovrano”.