Antonino Spadaccino recentemente, ospitato nel salotto di Bella Ma’, programma di Rai 2 condotto da Pierluigi Diaco, si è raccontato, ripercorrendo l’inizio della sua carriera nella musica, caratterizzato da ben tre provini per Amici, prima di riuscire ad entrare. Una carriera iniziata per caso, cantando nei pub pugliesi dopo il lavoro, e che recentemente l’ha portato fino alla vittoria nel talent Tale e Quale show. “Il pubblico italiano mi ha sempre riconosciuto l’onestà, e io ho sempre riconosciuto in loro l’amore”, racconta con gli occhi lucidi dall’emozione all’inizio della sua intervista. “Mi sento molto fortunato, io sono grato” per la mia vita, racconta, “è un periodo bello, in cui voglio fare, faccio, e va anche bene e questa cosa non puoi deciderla programmando. Devi fare e devi mangiarti il giorno”.
Antonino Spadaccino: “Amici? Feci tre provini prima di entrare”
Raccontando il suo passato, Antonino Spadaccino ha ricordato che prima di iniziare nella musica, “lavoravo con i miei genitori in tabaccheria e la sera cantavo nei pub in Puglia”. “Alla mattina andavo a scuola”, racconta, “alle 2 tornavo a casa, pranzavo e alle 3 andavo in tabaccheria, e si chiudeva alle 10 di sera, poi alle 11 andavo nei pub a cantare. Facevo un’esibizione particolare, non facevo un karaoke normale perché non facevo le richieste, ma cantavo quello che mi andava di cantare”. Poi, con Amici arrivò la svolta, ma anche in quel momento iniziata completamente per caso, durante gli anni della leva miliare obbligatoria.
“Ho fatto i provini per Amici per ben tre anni“, racconta Antonino Spadaccino, “il primo anno non sapevo neanche come funzionasse, non avevo le basi e andai per vedere cos’era. Scendevo da Viterbo dove ero andato a fare il servizio militare, e mi fermai a Roma perché c’erano i casting. Feci il mio primo provino con 6/7 ore di coda, ma niente, seccato subito. Ci tornai l’anno dopo, un po’ più preparato, passo tutte le selezioni e arrivo fino a settembre, quando comunicano chi entra e chi no, ed anche l’ niente. L’anno dopo mi ero ripromesso di non tornare ma mio padre mi disse che avevo qualcosa che mi distingueva, mi disse di non mollare e tornai per il terzo anno. Ricordo che a Grazia De Michele dissi ‘Come canto un po’ lo sapete, come non ballo lo sapete, per me essere qui e passare l’estate a fare su e giù diventa anche un peso economico, se pensate che possa dare un contributo al programma, io accetto volentieri'”, e quella volta andò bene.
Antonino Spadaccino racconta l’Alzheimer di sua madre
Durante la sua intervista, un momento particolarmente toccante per Antonino Spadaccino è stato quando, interpellato da Diaco, ha raccontato la malattia che ha colpito recentemente sua madre, l’Alzheimer. “È una che arriva senza bussare, senza preavviso. Una di quelle malattie di cui non si parla ma che fortunatamente, grazie alla ricerca, stanno cercando di migliorare, di dare speranza nel tempo anche se è proprio il tempo che scorre al contrario in questa malattia. Il tempo ruba e quel poco che hai a disposizione dev’essere il tempo più folle. Io l’ho imparato sulla mia pelle e lo sto facendo”. Interpellato da Diaco un messaggio che vorrebbe rivolgere alla madre, con gli occhi lucidi, guardando la telecamera, dice “sei la mia vita”.