Bambini e adolescenti sono stati lasciasti esposti a livelli particolarmente elevati di stress psicologico a causa della pandemia. Per questo Alena Buyx, presidente del Consiglio etico tedesco, ritiene fondamentale imparare le lezioni date dall’esperienza della crisi Covid. Infatti, il Consiglio che preside chiede al governo tedesco di ampliare i servizi di sostegno psicologico per i giovani, soprattutto per coloro che hanno sofferto le restrizioni e l’esperienza del coronavirus. Qualcuno in Germania però si chiede come mai solo ora. «Il Consiglio di etica ha già evidenziato la situazione in passato. Tuttavia, riteniamo di non esserci espressi a sufficienza e di non aver guardato con sufficiente attenzione alle giovani generazioni. E soprattutto non ci sembra che la situazione sia migliorata», ha spiegato allo Spiegel.
Sul tema c’è stata anche una riunione del Consiglio etico tedesco con gli stessi alunni. «Hanno raccontato in modo impressionante la loro vita durante la pandemia. Ciò che è emerso con particolare chiarezza è l’ambivalenza, confermata anche dalla letteratura e dagli esperti: da un lato, ovviamente, sono state le misure – come la chiusura delle scuole – a mettere a dura prova i bambini e i giovani. Ma anche l’esperienza della crisi stessa».
GIOVANI E PANDEMIA, IL MONITO DEL CONSIGLIO ETICO TEDESCO
A tal proposito, Alena Buyx allo Spiegel ha citato anche i dati di Svezia e Italia: «I bambini e i giovani svedesi sono psicologicamente messi male almeno quanto quelli italiani, anche se la generazione dei giovani svedesi non è stata realmente limitata». Quindi, anche se in Svezia le restrizioni sono state limitate, le scuole sono rimaste aperte e le misure sono state relativamente poche, «anche i bambini e i giovani svedesi hanno vissuto questa crisi e sono stati ovviamente molto stressati». Quella grande solidarietà mostrata da bambini e giovani non è stata, dunque, ricambiata per la presidente del Consiglio etico tedesco. «Facciamo delle raccomandazioni chiare, in modo che nelle crisi future l’attenzione si concentri sempre più sui giovani. I bambini e i giovani non devono sopportare la maggior parte del peso, come hanno fatto in parte».
Alena Buyx ne ha approfittato per un avvertimento in relazione alla crisi energetica: «Bisogna fare molta attenzione quando, alla luce dell’attuale crisi di approvvigionamento energetico, si discute se, ad esempio, reintrodurre l’insegnamento digitale nelle università. L’energia dovrebbe essere dovrebbe essere risparmiata altrove. Per noi la salute mentale è ora la priorità assoluta». Dunque, vanno create risorse, perché servono prevenzione e personale esperto. La società civile si è mossa, come nel caso di Stoccarda, dove aziende e fondazioni hanno raccolto fondi e finanziato attività di svago per bambini e giovani. «Ma non è nostro compito, in quanto Consiglio per l’Etica, sviluppare questo tipo di azioni. Ma sottolineiamo che dovrebbe esserci qualcosa del genere. Tra l’altro, trovo in parte cinica la ricerca di colpe, che ora viene portata avanti pubblicamente qua e là. Non aiuta i bambini e i giovani».