Fra i grandi ospiti della puntata di ieri sera di Quarta Repubblica vi era anche l’allenatore Zdenek Zeman, tecnico che ha guidato in carriera, fra le altre, Roma, Lazio, Napoli, Foggia e Salernitana. Si parla di Juventus e dello scandalo bilanci e plusvalenze che ha investito come un tornado la società bianconera: “Penso che la Juventus – spiega in diretta tv il tecnico boemo – sia la squadra più rappresentativa nel calcio italiano e nel mondo e quindi quando succede qualcosa con la Juventus si allargano le cose. Penso che il calcio rimane ancora malato e bisogna vedere se si riesce ad aggiustare”.
Quindi aggiunge: “Io penso che non è solo la Juventus che ha usato certe cose. Però, dipende dalle procure e la procura di Torino è la più attiva di tutti”. Poi Zeman ha spiegato: “Ero tifoso Juventino, finché non ho incontrato la Juventus perché poi per forza non potevo tifare se ci giocava la squadra che allenavo”.
ZEMAN: “FRANCESCO TOTTI MANGIAVA DA ATLETA, I MONDIALI..:”
L’ex tecnico del Foggia è stato protagonista in passato di un’accesa battaglia contro il doping: “Si spera che siano finiti – dice Zeman riferendosi agli scandali degli anni passati – anche se non ci si crede visto che WADA ha dichiarato che l’Italia è il Paese con l’uso del doping più alto, in percentuale. Personalmente non ho mai avuto il sospetto che qualcuno dei mie giocatori ne facesse uso, anche se so che un giocatore andava da uno che era riconosciuto”.
Su Francesco Totti, allenato alla Roma: “Anche sull’alimentazione non ha mai esagerato. Non so se lo faceva perché c’ero io, ma mangiava come un atleta vero”. Chiusura dedicata ai mondiali di calcio in Qatar: “Li sto vedendo, sono in Qatar perché la Fifa prende 7 miliardi e mezzo. Io per i soldi non li avrei fatti in Qatar. Nel calcio di oggi ci sono troppi soldi e troppe promesse, perché non tutti arrivano a rispettare quello che hanno promesso”.