MINNEAPOLIS – Come sta l’America? Sarà perché è tempo di Natale e a Natale, come si dice, sono tutti più buoni, ma qui sono giorni di calma, quantomeno apparente.
Basta guardare la tv, ascoltare le notizie per rendersi conto che – consapevolmente o meno – tutti stanno cercando di tirare il fiato dopo gli anni dolorosi, complicati e controversi della pandemia e quel senso di profonda inimicizia, incomunicabilità e anche aspra ostilità che il veleno dell’ideologia ha iniettato nelle vene un po’ di tutti. Tanto che non ci si vuole far iniettare più niente, né booster, né vaccino influenzale, anti polmonite, anti Herpes Zoster, antitetanica… Tanti e tali ne toccherebbero a gente di una certa età come me.
Calma, dicono tutti, un attimino di calma. Nemmeno il ballottaggio in Georgia per l’ultimo seggio disponibile al Senato ha acceso gli animi e la vittoria del democratico Warnock sul repubblicano Walker non ha cambiato gli equilibri. Con il voto di Chuck Schumer, Majority Leader, i democratici il Senato ce l’hanno già in tasca. Quindi un po’ di tregua anche in politica.
Con gran parte del Paese impegnato in addobbi e shopping, anche i mass shootings, la piaga che da anni costella tragicamente la nostra quotidianità, sembrano essersi fermati, o quantomeno rallentati nella loro intensità e drammaticità. Pochi spari e qualche ferito in questi ultimi giorni.
La nazionale di calcio in Qatar ha fatto poca strada, ma calma, non importa, il calcio non è mica un nostro sport nazionale…
Addobbi e shopping dicevo. In tempi come questi di inflazione storica, mentre tutti vedono evaporare i risparmi di una vita, si spende di più. Si viaggia di meno, parecchio di meno per una combinazione di costo e timori legati alla frequenza delle cancellazioni dei voli, ma si compra di più perché, come ripetono like a broken record (come un disco che si impunta) tutti (quasi) i financial advisors d’America, l’unica risposta ai soldi che perdono valore è spenderli.
Così chi ha qualche risparmio se lo spende, e chi i risparmi non li ha spende lo stesso. Si stima che le persone con redditi bassi quest’anno spenderanno un bel 25% in più rispetto allo scorso Natale. Non ci sono risparmi? Basta usare le carte di credito. L’indebitamento da carte di credito in America nel terzo trimestre di quest’anno ha raggiunto i 925 miliardi di dollari, con un incremento di 38 miliardi rispetto al trimestre precedente.
Spendere farà male al portafogli, ma pare faccia bene allo spirito, e in ogni caso, calma, c’è lavoro per tutti quelli che han voglia di lavorare. Il tasso di disoccupazione a novembre era al 3,7% e la situazione pare continui a migliorare imbrigliando mese dopo mese i timori di una seria recessione.
Piove un po’ troppo al sud e nevica parecchio a ovest, ma insomma, non ci si può lamentare neanche del tempo.
L’unico posto “caldo”, in cui al momento il fuoco si palesa senza scrupoli e disturba la calma, è sulla Big Island delle Hawaii, dove il Mauna Loa, il più grande vulcano del mondo, si è rimesso a eruttare dopo trentotto anni di silenzio, seguendo l’esempio del Kilauea, che erutta da un anno in qua. E la lava è come il destino, non la ferma nessuno. Le Hawaii, l’unico “Stato in cui non sono stato”…
Ma tutta questa calma quanto può durare?
C’è una guerra in Europa, anche se il fatto che sia di là dall’oceano ce la fa dimenticare facilmente; c’è l’attesa per alcuni e timore per altri che tutta la questione LGBTQ e diritti acquisiti venga ribaltata dalla Corte Suprema; ci portiamo addosso il fardello di 62mila morti da overdose di farmaci, quei farmaci che oltre a togliere il dolore del corpo sembrano poter mettere a tacere anche quello dell’anima; dobbiamo fare i conti con una media di 132 suicidi al giorno e 150mila ragazzini che prendono puberty blockers…
Non basta desiderare di vivere tranquilli. Non siamo fatti per vivere tranquilli.
God Bless America!
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