Chi è Daniela Cristofori?
Daniela Cristofori è la moglie dell’attore e comico Giacomo Poretti, famosissimo per essere parte del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Daniela è una psicoterapeuta, attrice e regista teatrale. I due sono infatti una coppia nella vita ma anche nel lavoro e hanno collaborato insieme anche in alcuni dei film più noti del trio come: “Chiedimi se sono felice” e “Tu la conosci Claudia?”.
Recentemente hanno girato insieme per i teatri d’Italia per portare al pubblico uno spettacolo chiamato “Funeral Home”, che li vede nei panni di due anziani: Rita e Ambrogio e che rappresenta momenti di quotidianità (belli e brutti) trattando una tematica importante che è quella della morte, a cui spesso gli esseri umani credono di poter sfuggire. La commedia ha lo scopo di mettere in ridicolo la paura della morte e ovviamente di far sorridere il pubblico, cosa che nell’arco della loro carriera Daniela e Giacomo hanno sempre fatto. Daniela Cristofori, prima di conoscere Giacomo aveva già avuto modo di far parte del mondo del cinema recitando nei film: “Fuori dal mondo”, “Ravanello pallido” e nella soap opera “Vivere”.
Daniela Cristofori e Giacomo Poretti, la storia d’amore e il momento più brutto
Daniela Cristofori e Giacomo Poretti si sono conosciuti grazie al loro lavoro e poi dopo essersi sposati hanno avuto un figlio: Emanuele, che adesso ha 14 anni. L’attrice nel tempo libero ama viaggiare e ammirare l’arte in tutte le sue forme.
Lei e Giacomo sono sempre stati una coppia molto felice e questo anche grazie all’ironia che li contraddistingue ma durante il periodo di piena pandemia Daniela ha raccontato a Vanity Fair di aver vissuto momenti davvero drammatici in cui a tratti non riconosceva più il marito: “A un certo punto mi sono resa conto che l’altra persona davanti a me non era più quella che conoscevo. Giacomo è una persona allegra, positiva, ma il virus l’ha buttato giù. A un certo punto ci siamo detti: ‘dobbiamo essere ottimisti per nostro figlio’. Così quando lui era completamente a terra, io mi trasformavo in quella combattiva; mentre quando mancavano a me le forze, lui diventava quello grintoso. Anche in questo abbiamo fatto i turni. Finché a un certo punto abbiamo provato a scherzare su qualsiasi cosa. Quando ci sedevamo a tavola, tutti molto distanti, da un capo all’altro del tavolo, ci sembrava di pranzare come i sovrani di un tempo”.