Sergio Mattarella è risultato positivo al coronavirus. Il presidente della Repubblica si è sottoposto oggi ad un tampone, risultato quindi affetto dal Covid, motivo per il quale ha dovuto rinviare gli impegni dei prossimi giorni. Il Capo dello Stato è sostanzialmente asintomatico, a parte qualche linea di febbre, infatti continua ad occuparsi dei suoi compiti, pur restando in isolamento nel suo appartamento al Quirinale, secondo quanto indicato da un comunicato del Colle. Secondo l’attuale normativa Covid vede restare in isolamento almeno cinque giorni, di cui gli ultimi due totalmente asintomatico, prima di poter fare un nuovo tampone.
Lunedì 12 dicembre avrebbe dovuto presenziare a Roma l’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, mentre il giorno successivo doveva partecipare al convegno “L’Europa e la guerra, dallo spirito di Helsinki alle prospettive di pace“, a Palazzo Borromeo. Pochi giorni fa, invece, Sergio Mattarella aveva partecipato alla Prima della Scala, dove era stato accolto da un lungo e caloroso applauso, oltre che da una standing ovation.
IL MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI
In mattinata, prima di scoprire di avere il Covid, il presidente della Repubblica aveva diffuso un messaggio in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani. «È dal 10 dicembre 1948 che l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma il rispetto della persona e delle sue libertà fondamentali come diritto che appartiene a tutta l’umanità». Per il Capo dello Stato il tema della dignità, della libertà e della giustizia quest’anno richiama «a traguardi che non sono stati raggiunti in tante parti del mondo». Il riferimento di Sergio Mattarella è alla «brutale aggressione subita dal popolo ucraino, la repressione contro quanti si oppongono alle violenze sulle donne – financo con inaccettabili sentenze capitali – e i tentativi di sopprimere le voci dei giovani che manifestano pacificamente per chiedere libertà e maggiori spazi di partecipazione». Dunque, vengono colpiti i più vulnerabili e indifesi. L’Italia, in aderenza alla Costituzione, oltre che per lo spirito di multilateralismo, «conferma il suo impegno a favore delle iniziative di difesa e promozione dei diritti umani sviluppate sia in ambito nazionale sia nel contesto internazionale».