Umberto Smaila, ospite de “La Confessione”, trasmissione di Peter Gomez in onda su Nove, ha parlato degli anni in cui dominava “Colpo Grosso”, suo programma televisivo. Era un format di rottura, in quanto per la prima volta prevedeva sul piccolo schermo scene di nudo o comunque “osé”: “Oggi una cosa simile non si potrebbe più fare, assolutamente, e io sono anche parzialmente contento che questo avvenga, perché così ‘Colpo Grosso‘ rimarrà nell’immaginario collettivo come qualche cosa di irripetuto e irripetibile”.
Di fatto, ha sottolineato Umberto Smaila, “Colpo Grosso” “diventò nazionalpopolare: improvvisamente venne visto non solo dai presunti guardoni o presunti voyeuristi, ma anche dalle famiglie. Addirittura, ricevevamo lettere dalle ragazzine, che ci mandavano teneri disegni delle ragazze cin-cin. Invece, oggi, sono entrate in gioco tutte quelle situazioni che consentono di poter guardare attraverso cellulari o computer scene ben più osé, ben più dichiaratamente sexy e anche, oserei dire, proprio pornografiche”.
UMBERTO SMAILA SVELA: “GHEDDAFI VOLEVA TIRARE UN MISSILE SU LAMPEDUSA A CAUSA DI COLPO GROSSO”
Nel prosieguo de “La Confessione”, Umberto Smaila ha rivelato che fra i sostenitori di “Colpo Grosso” si annoverava anche Mikhail Gorbaciov: “Mi chiamò un amico giornalista che era stato contattato dal capo ufficio stampa di Gorbaciov. Era in visita a Roma e gli capitò di vedere ‘Colpo Grosso’. Diventò matto e si fece fare una serie di videocassette da portare al Cremlino. Pare che passasse le serate vedendo il nostro programma!”.
Invece, Gheddafi ha minacciato di bombardare Lampedusa a causa di “Colpo Grosso”: “Nei Paesi mediorientali tutti hanno la parabola e quindi chiaramente questo succedeva anche in Libia. Tutti i libici si beccavano ‘Colpo Grosso’ di notte e quindi la mattina si svegliavano con occhiaie più pronunciate di quelli che già hanno di loro. Gheddafi si inc*zzò come una bestia: disse che, se avessimo continuato a fare la trasmissione, avrebbe mandato un missile contro la povera Lampedusa”. Anche Ronald Reagan non apprezzò il format, di cui fu mandato in onda uno spezzone al “Saturday Night Live”: “E dire che a realizzare questo servizio era stato Francis Ford Coppola con la sua troupe…”, ha chiosato, divertito, Umberto Smaila.