Energia elettrica: in Francia un piano in caso di blackout
In Europa, e particolarmente in Francia, si temono sempre di più possibili tagli all’energia elettrica per via della diffusa crisi che è scaturita dalla guerra tra Russia e Ucraina. È un sentimento diffuso in tutto il vecchio continente, ma in Francia la questione sembra essere più impellente in seguito ad alcune dichiarazioni pubbliche del governo che fornivano delle linee guida comportamentali da seguire nel caso ci fossero tagli sporadici e temporanei alle forniture.
Il messaggio diffuso dal governo francese in merito ai possibili tagli all’energia elettrica avrebbe creato un certo sentimento di sconforto e paura nella popolazione, aprendo anche un dibattito sulla protezione delle persone vulnerabili. Si avvisa la popolazione dei possibili tagli, “a macchia di leopardo“, che dovrebbero durare poche ore al massimo. Nel caso si dovesse affrontare questa eventualità, il governo suggerisce di non utilizzare gli ascensori, avvisando anche sull’interruzione di alcuni numeri d’emergenza. Similmente, le scuole potrebbero rimanere chiuse nel caso in cui le interruzioni di energia elettrica avvenissero di giorno e non di sera, per via dell’assenza di riscaldamento e luce elettrica.
Tagli all’energia elettrica: la paura in tutta Europa
Alcuni commentatori, come riporta il quotidiano Financial Times Europe, ritengono che quella del governo francese sia solamente una strategia per incentivare un uso più responsabile dell’energia elettrica, sventando sul nascere la possibilità di dover attuare delle vere e proprie interruzioni. Tuttavia, nonostante il governo francese sembri essere quello più catastrofista, la stesso sentimento è diffuso nella maggior parte dei paesi europei.
La Germania in merito ai possibili tagli alla fornitura di energia elettrica ha da tempo varato un piano d’emergenza per la fornitura di contanti alla popolazione, che altrimenti non potrebbe concretamente pagare se pos e bancomat smettessero di funzionare. Contestualmente, Gran Bretagna, Finlandia ed Estonia hanno diramato comunicazioni alla popolazione informando dei possibili tagli alla corrente, con toni molto meno drammatici del governo francese. In Svizzera e in Italia, invece, l’emergenza sembra passare soprattutto per la preoccupazione degli operatori delle telecomunicazioni, che hanno chiesto ai governi di essere risparmiate dagli eventuali blackout.
Eppure, spiega ancora il Financial Times in merito ai possibili tagli di energia elettrica, che la Francia li teme soprattutto in virtù dei suoi stoccaggi. Questi si basano molto sull’energia nucleare prodotta dalle centrali francesi, ultimamente in crisi per di diversi interventi di manutenzione che ne hanno interrotto il funzionamento. Gli altri paesi europei, Italia e Germania, invece dipendevano dal gas russo, ma nell’ultimo periodo hanno siglato accordi con altri stati e nazioni, riuscendo ad accumulare gas ed energia.