Pio La Torre, deputato siciliano e segretario regionale del Pci, fu ucciso in un agguato mafioso nel 1982 insieme al suo autista e amico Rosario Di Salvo. Il ritratto dell’uomo e del politico, nel suo costante impegno contro la criminalità organizzata, è al centro del docufilm di Walter Veltroni intitolato Ora tocca a noi – Storia di Pio La Torre in onda su Rai 3 venerdì 16 dicembre. Proprio quella frase, “Ora tocca a noi“, fu pronunciata da Pio La Torre in una conversazione con Emanuele Macaluso, altro storico dirigente Pci, pochi giorni prima di essere ucciso e divenne uno dei simboli del percorso umano e sociale di Pio La Torre, assassinato a Palermo mentre si recava alla sede del partito.
“È una citazione – ha spiegato Veltroni, riporta Ansa –, ma anche una sollecitazione all’impegno civile contro la mafia (…). È il ricordo di una consapevolezza di uomo che sapeva di potere rischiare la propria vita e un invito a non smettere“. Padre della legge che ha introdotto il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni ai mafiosi, Pio La Torre ha dedicato la sua esistenza alla lotta contro l’illegalità. L’omicidio sarebbe stato rivendicato dai Gruppi proletari organizzati, ma dopo anni di indagini, nel 1991, sarebbe arrivato il rinvio a giudizio di nove boss mafiosi aderenti alla Cupola di Cosa Nostra. Nel 1992, un pentito, Leonardo Messina, avrebbe rivelato che l’attentato a Pio La Torre sarebbe stato eseguito su ordine di Totò Riina, capo dei corleonesi, a seguito della sua proposta di introdurre una legge capace di aggredire i patrimoni degli uomini di mafia.
Chi è Pio La Torre, la storia nel docufilm Ora tocca a noi
Piazza Turba, Palermo, 30 aprile 1982. L’auto guidata da Rosario Di Salvo con a bordo il dirigente del Pci Pio La Torre si sta dirigendo alla sede del Partito comunista italiano, ma viene intercettata da un commando armato che apre il fuoco uccidendo entrambi. Sono passate da poco le 9 del mattino quando si consuma l’agguato, una delle pagine più drammatiche della storia italiana. La tragedia di Pio La Torre e Rosario Di Salvo è al centro del docufilm di Veltroni Ora tocca a noi, in un percorso per immagini e parole che sintetizza la parabola umana e politica del segretario regionale del Pci assassinato 40 anni fa con il suo autista.
Pio La Torre, ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia in Sicilia. Nato a Palermo il 24 dicembre 1927, nel 1962 ha assunto l’incarico di segretario regionale del Pci e nel 1972 è stato eletto deputato. In Parlamento ha proposto una legge per il reato di associazione mafiosa con introduzione della confisca dei beni ai mafiosi, un “attacco” al patrimonio della mafia che avrebbe pagato con la vita per ordine di Riina. Gli omicidi di Pio La Torre e Rosario Di Salvo sono avvenuti a ridosso dell’insediamento del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa come prefetto di Palermo. Un momento particolarmente delicato in quella sanguinosa guerra alla mafia che Pio La Torre aveva deciso di combattere anche a costo di perdere tutto. Proprio al generale Dalla Chiesa, ricorda il figlio di Pio La Torre, Franco, ai microfoni di Amarcord, fu chiesto per quale motivo è stato ucciso il segretario regionale Pci. La sua risposta racchiude il senso dell’impegno inesauribile di Pio La Torre contro la criminalità organizzata: “Per tutta una vita“.