L’ANALISI DI SBARRA
Secondo Luigi Sbarra, il rilievo della Commissione europea sulla Legge di bilancio relativo alla spesa pensionistica rende necessario “smontare una volta per tutte il teorema dell’insostenibilità dei costi delle pensioni italiane. È un’ipotesi fondata su dati errati che mettono insieme in modo indifferenziato spesa previdenziale e assistenziale”. Il Segretario generale della Cisl, stando a quanto riporta Ansa, evidenzia che “occorre una grande operazione verità, che mostri numeri alla mano che il peso sulle finanze pubbliche del solo segmento pensionistico epurato dalle voci di sussidio è in linea con la media europea”. Da questo punto di vista, secondo il sindacalista, “il tavolo di confronto che si apre il 19 gennaio sul sistema pensioni dovrà servire anche a far ripartire i lavori della commissione preposta a distinguere costi della previdenza e allocazioni di risorse assistenziali , così da superare una volta per tutte, in Europa e nel nostro Paese, rigurgiti rigoristi, ideologici e antisociali”.
EMENDAMENTI MANOVRA, GOVERNO PROVA A MIGLIORARE PACCHETTO RIFORMA PENSIONI
Dopo le richieste della Cisl e di Forza Italia, il Governo starebbe valutando di allentare la stretta sulle rivalutazioni delle pensioni in Manovra 2023: il pacchetto sulla riforma pensioni potrebbe dunque vedersi alzare la soglia degli assegni indicizzati al 100% da 4 a 5 volte il minimo. Il tema è giunto ieri nella riunione a Palazzo Chigi ma si continua a discutere anche in queste ore. «Stiamo valutando con attenzione la proposta della Cisl», ha spiegato Alessandro Cattaneo, capogruppo Fi alla Camera, «c’è attenzione da parte di tutta la maggioranza».
Sempre da Forza Italia risulta poi «imprescindibile» da inserire in Manovra l’aumento delle pensioni minime a 600 euro dai 75 anni in su, con la «decontribuzione di almeno 8 mila euro sulle assunzioni degli under 35», ha aggiunto il capogruppo di FI in commissione Bilancio, Roberto Pella. Il Ministro dell’Economia Giorgetti, parlando con i deputati forzisti, si sarebbe impegnato a trovare le risorse necessarie già in questa Legge di Bilancio. (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI SALVINI
Matteo Salvini è tornato a parlare di riforma delle pensioni. Come riporta Ansa, il ministro dei Trasporti ha detto che “la vita lavorativa media di donne e uomini in Italia è la più alta d’Europa. Non si può morire in fabbrica. E Quota 41 continua ad essere l’obiettivo”. “Fermare la Legge Fornero, che sarebbe entrata in vigore il 1 gennaio, è stato un atto di civiltà, di giustizia sociale e di opportunità per i giovani”, ha aggiunto il leader della Lega. Tuttavia, come spiega Il Sole 24 Ore, questo obiettivo programmatico, come anche quello di portare le minime a 1.000 euro netti al mese, rischia di creare non pochi problemi con l’Ue, che ancora ieri è tornata a puntare i fari sulla spesa pensionistica italiana. “Il riferimento sulla spesa pensionistica è molto sintetico perché si riferisce solo al fatto che, nell’ambito del nostro invito alla sostenibilità degli impegni di bilancio, misure anche limitate sul fronte pensionistico possono costituire un problema”, ha evidenziato il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.
L’IMPORTANZA DI PREPARARSI ALLA RIFORMA DELLE PENSIONI
Come riporta ravennawebtv.it, a Bologna si è tenuto un convegno sulla previdenza organizzato da Federmanager e, come ha sottolineato Antonello Orlando, consulente del lavoro e collaboratore di Federmanager, “all’alba di una nuova riforma pensionistica è necessario ‘farsi trovare preparati’ acquisendo il più possibile coscienza delle opportunità già presenti nel panorama degli strumenti pensionistici. Riscatto di laurea, contributi volontari, cumulo contributivo sono solo alcuni degli investimenti in previdenza che un manager deve conoscere per affrontare al meglio un nuovo ruolo, un cambio di azienda ma anche il passaggio da un ruolo manageriale a quello imprenditoriale o, ancora, al mondo della consulenza. Questi aspetti, opportunamente legati anche alla valutazione dell’impatto fiscale delle proprie scelte (si pensi alla deducibilità degli oneri di riscatto o anche degli investimenti nei fondi pensione), dovranno essere tempo per tempo valutati e inseriti in una valutazione a tutto tondo del proprio percorso pensionistico”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SBARRA
A margine del consiglio generale della First-Cisl, Luigi Sbarra, come riporta Ansa, è tornato a parlare di riforma delle pensioni e Legge di bilancio. “Riteniamo urgente e necessario assicurare la piena indicizzazione delle pensioni, è sbagliato fermarsi a quattro volte il trattamento minimo. Bisogna alzare di più, perché sono pensioni del ceto medio, non si tratta di tagliare pensioni d’oro o d’argento”, ha detto il Segretario generale della Cisl, secondo cui “bisogna inoltre assicurare gli attuali requisiti per Opzione donna, togliendo vincoli che limitano e restringono il campo di azione”. Vedremo se nel corso dell’iter parlamentare ci saranno modifiche sostanziale alla manovra su questi punti, cosa non affatto scontata.
LA SCADENZA PER I CONTRIBUTI VERSATI A UN FONDO PENSIONE
Intanto, in un articolo pubblicato su Italia Oggi, viene ricordato che “chi non è riuscito a scontare sulla dichiarazione dei redditi presentata quest’anno (730/2022 o Redditi/2022) i contributi versati a un fondo pensione e/o a una compagnia di assicurazioni per la costruzione di una pensione di scorta ha tempo fino a fine mese per rimediare. Cioè per garantirsi che lo sconto fiscale non avuto in dichiarazione dei redditi si traduca in sconto fiscale sulla futura pensione di scorta. A tal fine, deve comunicare al fondo pensione e/o alla compagnia di assicurazioni i versamenti effettuati nell’anno 2021 che non sono stati indicati in dichiarazione dei redditi. Così facendo, non verserà tasse sulla futura pensione integrativa per la quota maturata in relazione ai contributi non dedotti. Il dato da comunicare è indicato nella CU/2022”.
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