Dopo aver fornito droni alla Russia per la guerra con l’Ucraina, l’Iran potrebbe ora fornire una bomba atomica ad Al-Qaeda? A lanciare l’allarme è Maariv, quotidiano israeliano secondo cui il movimento terroristico avrebbe intercettato l’uranio che l’Iran stava cercando di inviare agli Houthi, l’organizzazione armata sciita zaydita dello Yemen. Da Israele, Usa e Iran non è arrivato alcun riscontro in merito alla notizia, le cui fonti non sono state rivelate, ma il Jerusalem Post non esclude che una parte interessata abbia «fatto trapelare informazioni» ai media che in realtà non sono vere, ma seguendo un’agenda più complessa. Infatti, diversi ex funzionari dell’intelligence, con cui il Jerusalem Post si è consultato, ritengono la notizia fumo negli occhi.
Se si tratta davvero di disinformazione, perché allora far trapelare una notizia del genere e quanto è reale il rischio che Al-Qaeda ottenga materiale nucleare o una bomba nucleare “sporca” dall’Iran, anche se finora non è accaduto? L’ipotesi del Jerusalem Post è che potrebbero esserci partiti israeliani, arabi e americani che vorrebbero che Gerusalemme, Washington, Ue e Onu adottino una linea più dura con la Repubblica islamica. «Alcuni vorrebbero che lo Stato ebraico attaccasse le strutture nucleari di Teheran e sarebbero persino più felici se l’attacco fosse avvenuto qualche tempo fa», scrive il giornale israeliano.
I DUBBI E LE TEORIE SULLA NOTIZIA
Diffondere la notizia che gli ayatollah abbiano consegnato materiale nucleare ad Al-Qaeda, anche se “per caso” mentre consegnavano il materiale agli Houthi, è un valido modo per spaventare il mondo. Anche alla luce del fatto che c’è uno stallo tra Iran e le potenze mondiali sul tema nucleare. L’ipotesi di un’arma nucleare illegale potrebbe ribaltare la situazione. La notizia, ripresa anche da Newsweek, potrebbe innervosire diversi funzionari. Alcuni esprimono dubbi sul fatto che l‘Iran, capitale dello sciismo, possa dare un’arma nucleare ad Al-Qaeda, che è jihadista sunnita e potrebbe rivoltarsi contro usando l’arma contro Teheran, dato che gli sciiti sono loro nemici tanto quanto gli ebrei e l’Occidente. D’altra parte, il principio “il nemico del mio nemico è mio amico” ha dimostrato che l’Iran e Al-Qaeda hanno collaborato in modo talvolta sconvolgente. La collaborazione tra le due parti non è impossibile. Basti pensare il numero due di Al-Qaeda nel mondo ha trovato rifugio in Iran per anni, fino a quando è morto nell’agosto 2020. La questione, dunque, in Israele è chiara: anche se il rapporto di ieri non è vero, il rischio potrebbe essere reale, e prima di quanto si pensi. Pertanto, diffondere questo messaggio è esattamente ciò che chi ha fatto la soffiata sperava di causare.