I Royal Marines hanno partecipato a operazioni segrete in Ucraina. Ad ammetterlo per la prima volta un alto generale britannico, il tenente generale Robert Magowan, il quale ha dichiarato che i commando hanno preso parte «operazioni segrete» in un «ambiente estremamente sensibile». Ma queste missioni comportavano «un alto livello di rischio politico e militare». Magowan, ex comandante generale dei Royal Marines, scrivendo sul Globe and Laurel, la pubblicazione ufficiale dei Royal Marines, ha spiegato che 350 marines del 45° Commando all’inizio dell’anno sono stati inviati a scortare diplomatici dell’ambasciata britannica, quando divenne chiaro che l’esercito russo si stava preparando all’invasione.
I marines, come riportato dal Times, sono tornati a Kiev in aprile per proteggere l’ambasciata, mentre la Gran Bretagna provava a ristabilire una presenza diplomatica dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva ritirato le sue forze dalla capitale ucraina. Il ministero della Difesa aveva precedentemente riconosciuto la presenza di commando a protezione del personale dell’ambasciata, e si ritiene che siano stati dispiegati fino a circa 30 uomini. Comunque, è la prima volta che l’esercito ammette che le forze britanniche hanno preso parte a operazioni speciali in Ucraina.
“COINVOLTI NELL’ADDESTRAMENTO DEI MILITARI UCRAINI”
Con sede a RM Condor, ad Arbroath, sulla costa del Mare del Nord, il 45° Commando dei Royal Marines è specializzato nella guerra artica. L’unità, grande come un battaglione, ad esempio ha partecipato da vicino al conflitto delle Falkland, quando i commando hanno preso parte alla battaglia per Port Stanley. Ma ha anche combattuto in Iraq e in Afghanistan. All’inizio dell’anno stava partecipando ad esercitazioni in Norvegia quando è stato trasferito in Polonia. Oltre a condurre operazioni speciali in Ucraina, i marines sono stati elogiati dal tenente generale Robert Magowan per il ruolo svolto nell’addestramento delle forze armate di Kiev. «Oltre alla difesa in senso lato, siamo stati fortemente coinvolti nell’addestramento di decine di militari ucraini durante l’estate. Stiamo anche stiamo anche pianificando di addestrare i marines ucraini», ha scritto sul giornale ufficiale della marina britannica, come riportato dal Times. Ma il Regno Unito ha anche schierato esperti di cybersecurity per proteggere i ministeri ucraini più critici. Gli specialisti hanno lavorato a distanza per conto del governo britannico per sventare gli attacchi da febbraio. Un funzionario della Royal Navy ha precisato: «I Royal Marines sono stati dispiegati in Ucraina per sostenere la presenza diplomatica del Regno Unito nel Paese. Non hanno svolto alcuna funzione di combattimento».