Spesso sono i figli a tagliare ogni rapporto con i genitori e la famiglia di origine, ma può accadere anche il contrario. Secondo l’associazione britannica Stand Alone, nel 2015 il 5% dei genitori inglesi aveva intrapreso la scelta di allontanarsi dai propri figli. Una percentuale bassa al punto che, secondo la BBC, chi sceglie di affrontare questa scelta subisce un forte stigma e ha meno possibilità di trovare confronto e conforto. Secondo Lucy Blake, docente senior di psicologia presso l’Università del West England sentita dalla BBC, “sia nella ricerca che nella cultura popolare, raramente sentiamo parlare di genitori che si allontanano dai figli perché è un tabù e ci sono pochissimi luoghi non giudicanti in cui parlare apertamente di questa esperienza”.
I motivi per cui un genitore può scegliere di allontanarsi e di troncare i rapporti con i propri figli possono essere i più disparati. Blake spiega che le ragioni più frequenti sono conflitti familiari, le differenze nei valori personali e l’abuso di sostanze. Nello specifico, nel caso dei figli maschi, i motivi principali sono problemi legati al divorzio, ai suoceri e al matrimonio. Nei confronti delle figlie femmine, problemi di salute e abusi emotivi. Lucy Blake alla BBC evidenzia che a livello sociale “abbiamo aspettative molto alte, quasi divine, nei confronti di un genitore: vogliamo che sia incondizionatamente amorevole“, ma “questo fatto può essere piuttosto problematico, perché suggerisce che dovrebbe accettare qualsiasi tipo di trattamento, compresi tutti i tipi di abusi psicologici e finanziari”.
Genitori che si allontanano dai figli, “ruolo di genitore cambia la vita, si pensa di aver fallito”
Genitori che troncano ogni rapporto con i figli, la BBC ha interpellato su questa delicata questione l’autrice ed esperta Amanda Holt: “si presume che i genitori abbiano tutto il potere – spiega – ma quando il bambino cresce, la dinamica del potere si sposta“. E “la mancanza di convinzione che l’abuso tra bambino e genitore possa accadere, o che possa essere così grave che un genitore debba andarsene, è un’altra ragione per cui è così difficile allontanarsi“. Mentre Lucy Blake sottolinea che “la genitorialità è un ruolo e un’identità che viene rispettata e ammirata, ma cambia anche la vita e dura tutta la vita“. Così, “quando un genitore non ha una relazione attiva con il proprio figlio, può pensare di aver fallito in questo ruolo, provando sentimenti di intenso dolore e vergogna, cambiando o mettendo in discussione il modo in cui i genitori pensano a se stessi e a chi sono”.
Non sempre è possibile stabilire se il rapporto inizia a incrinarsi a partire dai figli o dai genitori: uno studio comunitario di Stand Alone ha infatti rilevato come il 10% degli intervistati non sia riuscito a stabilire chiaramente questa dinamica.