Botti di Capodanno “illegali”: pene per chi li vende e acquista
Come ogni anno, a Capodanno i fuochi d’artificio sono un grande “must”, come il cotechino e le lenticchie. I giochi pirotecnici legali, però, non sono gli unici che caratterizzano l’ultima notte dell’anno. Al fianco di quelli regolarmente venduti negli esercizi commerciali, infatti, ci sono i cosiddetti “botti” illegali di Capodanno, pericolosi per la salute e per l’ambiente. Tali “botti” possono causare danni irreparabili agli arti, alla vista e all’udito ma non solamente: possono essere persino letali in molti casi. Come ogni anno molte città vietano anche i classici fuochi d’artificio: questi infatti, oltre a spaventare gli animali e i bambini, hanno un impatto terribile sull’ambiente: innalzano i livelli di Pm 10 nell’aria e non sono riciclabili. Nonostante ciò, i fuochi d’artificio continuano ad essere particolarmente venduti ed utilizzati: al loro fianco ci sono proprio i “botti” illegali di Capodanno, che sono vietati ovunque in Italia.
Proprio per questo motivo, per i botti “illegali” la Legge prevede norme detentive per chi li vende ma anche per chi li acquista e utilizza. Questo però non vieta a tantissime attività in Italia di vendere sottobanco tali prodotti, oltre che a bancarelle e venditori abusivi. Ma quali sono i più conosciuti e pericolosi?
Botti di Capodanno: i nomi dei più pericolosi
In Italia, la legge prevede pene detentive per chi viola le norme sulla circolazione legale dei pirotecnici. Chiunque sia a conoscenza di tali violazioni, dunque chiunque conosca attività o persone che vendono i cosiddetti “botti” illegali di Capodanno, per la Legge ha il dovere di denunciarli alle Forze dell’ordine. Le pene non sono però dirette solamente a chi li vende ma anche chi li acquista illegalmente o li utilizza. I “botti illegali” hanno quasi sempre nomi fantasiosi e spesso legati a personaggi famosi. Negli ultimi anni, dopo la morte di Maradona, sono diventati particolarmente famosi a Napoli i botti di Capodanno che portano il nome di “bomba di Maradona” e D10S, con i colori dell’Argentina.
Un altro particolarmente famoso è “Gazza ladra“, una cartuccia di petardi legati uno all’altro da un filo che azionata spara circa 50 colpi a fila, come spiega SkyTg24. Molto famoso anche “Inferno 500”, una batteria di petardi flash, così come “La bomba coreana”, ispirata a Kim Jong Un. C’è poi “Quota 100”, formato da 800 grammi di esplosivo. Bomba Osama è uno dei più pericolosi: un ordigno con 2 o 3 chili di esplosivo.