Sono da prendere in seria considerazione le parole di Nando Dalla Chiesa in occasione della presentazione del report ‘Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia’. redatto dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano: “L’aeroporto di Orio al Serio e le valli potrebbero essere due punti sensibili per le infiltrazione criminali in Bergamasca”, così come si legge su Bergamonews. “Nel rapporto ci sono numeri importanti – ha proseguito il noto sociologo presente nella sala consiliare del Comune di Bergamo – che però non riescono a esprimere davvero quella che è la presenza mafiosa. Alla provincia di Bergamo, così come a quella di Brescia, in una scala che va da 1 a 5 partendo dal più critico, abbiamo assegnato un valore di 3, ma siamo stati indecisi sul 2. Ciò significa che non c’è ancora una colonizzazione della zona, ma comunque la presenza è ben radicata”.
Secondo Nando Dalla Chiesa, Bergamo non è una città di confine ne ha una straordinaria attrazione turistica, di conseguenza le zone che richiedono massima attenzione: “Credo che siano le valli per le opportunità logistiche che danno, e l’aeroporto di Orio al Serio con l’esplosione di traffico che ha avuto negli ultimi anni. Quando le opportunità sono molte – ha aggiunto – è facile che anche i varchi lo siano. I controlli quindi devono essere molto rigorosi”.
INFILTRAZIONI MAFIOSE AEROPORTO ORIO, CHIAPPANI: “UNA VOLTA LE INTERDITTIVE…”
Presente in Comune anche il procuratore della repubblica di Bergamo Chiappani, che dopo l’intervento di Nando Dalla Chiesa ha commentato: “Ringrazio il professor Dalla Chiesa per la lezione e per i consigli che di sicuro terremo in considerazione. Uno strumento forte per evitare questo tipo di radicamento, così lo definirei più che infiltrazioni, erano le interdittive”.
“Qui la legislazione – ha proseguito il procuratore – ha modificato la procedura e adesso occorre l’avviso e il soggetto ha la possibilità di difesa. In pratica non ha più l’efficacia di prima, quando si dava un segnale importante. Peccato per questo cambiamento che ci limita parecchio”. La Lombardia resta storicamente una regione dove le infiltrazioni mafiose sono purtroppo una drammatica realtà, vista la ricchezza che la accompagna da sempre, considerata non a caso la Locomotiva d’Italia.