Colpevole d’innocenza, film di Rete 4 diretto da Bruce Beresford
Colpevole d’innocenza va in onda oggi, 17 dicembre, su Rete 4 a partire dalle ore 21.25. Si tratta di un film poliziesco prodotto nel 1999 negli Stati Uniti d’America da Leonard Goldberg e diretto da Bruce Beresford. Hanno partecipato alle riprese attori come Ashley Judd, Tommy Lee Jones, Jay Brazeau e John Maclaren. Il film rappresenta uno dei successi più acclamati a ridosso degli anni 2000.
La pellicola infatti, pur non registrando incassi rilevanti al botteghino, ha colpito la critica cinematografica come dimostrato dalle diverse candidature e premi ottenuti. Tra tutti, da segnalare la nomination nella categoria di miglior attrice agli MTV Movie Awards e il trionfo nella medesima categoria ai Blockbuster Entertainment Awards.
Colpevole d’innocenza, la trama del film
La storia di Colpevole d’innocenza inizia con un’amabile coppia alle prese con una gita in mare dopo l’acquisto di una nuova ed elegante imbarcazione privata. Si tratta di Libby e Nick, legati da un sentimento che difficilmente qualcuno avrebbe messo in discussione. Quello che doveva essere un piccolo viaggio di piacere si tramuta in poco tempo in un vero e proprio incubo, soprattutto per Libby.
La donna infatti nel bel mezzo del viaggio ha una sorta di blackout; al suo risveglio, si ritrova praticamente sola sulla barca a vela, cerca il marito con lo sguardo ma tutto ciò che vede è il suo corpo ricoperto di sangue e un coltello a due passi da lei. Viene tempestivamente raggiunta dalla guardia costiera che non può far altro, viste le prove, di appurare la sua presunta colpevolezza per l’assassinio del marito. La donna è chiaramente sotto shock, spiazzata dalla sua evidente colpevolezza nonostante sia consapevole di non aver in alcun modo potuto commettere un tale delitto nei confronti del suo grande amore.
Per trovare una via di scampo si affida alle abilità legali di suo figlio e della sua migliore amica che cercano in tutti i modi di ricostruire la vicenda al fine di provare la sua innocenza. Fortunatamente però, proprio il giorno del processo viene rivelata una prova che metteva in evidenza le sue convinzioni. Il marito infatti aveva poco prima chiamato le autorità per ricevere assistenza; nella chiamata registrata dice infatti di essere ferito e di aver bisogno di aiuto. Proseguendo con l’audio però, viene fuori tutt’altro che una rivelazione di innocenza; l’uomo indica proprio Libby come autrice delle sue ferite.
A questo punto, non c’è più modo di controbattere viste le prove schiaccianti e la donna viene incarcerata. Durante le prime settimane in carcere nelle brevi e sporadiche comunicazioni con l’esterno, in particolare con il figlio, si rende conto di essere stata letteralmente incastrata senza una ragione plausibile. In particolare, in una telefonata sente la voce del marito; era chiaro quindi che quindi fosse ancora e che aveva palesemente coinvolto nel suo piano anche il figlio. Da quel momento in poi cerca in tutti i modi di ottenere la scarcerazione al fine di scoprire la verità. Dopo aver ottenuto una consulenza particolare da un detenuto, ex avvocato, riesce a trovare la libertà e si mette subito sulle tracce di suo figlio per attuare la sua vendetta.