Quel bravo ragazzo, film di Italia 1 diretto da Enrico Lando
Quel bravo ragazzo va in onda oggi, domenica 18 dicembre, a partire dalle ore 23.15 su Italia 1. Questo è un film comico prodotto in Italia nel 2016 da Marco Belardi e diretto da Enrico Lando. Tra gli attori di spicco sono da citare i contributi di Herbert Ballerina nel ruolo di protagonista, Ninni Bruschetta, Daniela Virgilio e Tony Sperandeo.
Il film Quel bravo ragazzo è ambientato principalmente in Sicilia, luogo dedicato per l’appunto anche alle riprese dal punto di vista scenografico. La maggior parte delle scene ritraggono infatti diverse località note della città di Ragusa. Dal punto di vista del seguito, la pellicola ha di poco superato il milione di euro raggiungendo quasi la stessa cifra utilizzata per la realizzazione. Sicuramente l’ironia del film riesce anche a raccontare un lato del nostro paese mai troppo messo in evidenza, soprattutto con questi toni.
Quel bravo ragazzo, la trama del film
La storia di Quel bravo ragazzo inizia con un importante e influente uomo della malavita organizzata ormai sul punto di esalare l’ultimo respiro. Con le persone più care intorno al suo letto, riceve però una notizia alquanto sconcertante. Viene infatti informato di avere a sua insaputa un figlio illegittimo. Nonostante lo scalpore iniziale, vista l’assenza di degni successori, decide di organizzare un incontro immediato per avviarlo alla carriera da boss mafioso al suo posto.
Gli uomini fidati del boss, Vito e Salvo si mettono alla ricerca del figlio di nome Leone, al fine di soddisfare l’ultimo desiderio del mafioso. Il ragazzo nel frattempo, ignaro di tutto, continua la sua vita all’interno di un orfanotrofio; lo stesso che lo ha cresciuto negli anni senza genitori. Il suo carattere e l’attitudine sono decisamente opposti alla vita malavitosa, oltre al fatto che mai nella sua giovane vita aveva ponderato una possibilità simile.
Inoltre, Leone era da tempo innamorato perso di una ragazza di nome Viola, che nonostante i serrati corteggiamenti ancora non si era protesa nei suoi confronti. Una volta raggiunto dagli scagnozzi del boss viene tempestivamente portato al cospetto del padre, mentre nel corso del viaggio gli viene spiegato tutto ciò che anche lui ignorava. Arrivato dinanzi al padre mai conosciuto si rende subito protagonista di un atteggiamento buffo, causando inequivocabilmente non solo la morte del padre ma anche la sua successione. In assenza di una figura portante, saranno i due scagnozzi a dover fare da guida e supporto al giovane boss mafioso.
Cercheranno quindi in ogni momento di spiegargli i segreti del ruolo e le modalità adatte di gestione delle questioni di famiglia. Nonostante gli sforzi, il protagonista risulterà sempre bizzarro e inappropriato, spesso disobbedendo ai consigli e ammonimenti di Vito e Salvo. Il culmine delle sue bizzarrie viene raggiunto quando, in occasione della riunione atta ad eleggere il capo di tutti i boss, porta all’arresto dei candidati avversari di maggior spicco senza la sua volontà. Visto il fallimento, decide definitivamente di abbandonare la vita malavitosa e tornare all’orfanotrofio.