La condizione di vita delle famiglie italiane analizzata dal Cisf Family Report 2022, “Famiglia & Digitale. Costi e opportunità”, uscito nelle librerie a fine novembre 2022 (Edizioni San Paolo), appare caratterizzata da grandi elementi di incertezza e instabilità, in un cambiamento rapido e tumultuoso che interessa sia l’interno familiare, nella qualità delle relazioni tra i suoi membri, che l’intorno familiare, rispetto all’evoluzione del contesto esterno.
Le sfide societarie
Il volume evidenzia che la vita quotidiana delle famiglie è stata determinata dall’interagire di tre grandi dinamiche socio-culturali ed economiche, che stanno potentemente condizionando non solo lo scenario internazionale globale, ma anche quello micro-sociale, nelle relazioni “interpersonali” corte:
a) il processo culturale verso una “società post-familiare” (vedi anche il Rapporto Cisf 2020), in cui l’identità stessa della famiglia è stata radicalmente messa in discussione;
b) la progressiva digitalizzazione ed ibridazione dei processi relazionali, economici e sociali, che vede le persone vivere onlife, in una crescente ibridazione tra reale e digitale (vedi anche il Rapporto Cisf 2017);
c) una progressiva incertezza in termini di reddito e prospettive lavorative, che ha generato processi di ulteriore disuguaglianza socio-economica, sia tra le nazioni che all’interno dei singoli territori.
Nonostante questi stress globali, il Cisf Family Report 2022 evidenzia nel complesso una grande tenuta complessiva delle reti relazionali familiari; certamente questo è dovuto alla grande capacità adattiva della famiglia (questa sì una vera e propria “resilienza”) di fronte all’evoluzione storica dei sistemi economici e degli assetti statali, grazie a modifiche delle proprie dinamiche interne e a regolazioni continue delle connessioni con l’esterno. In queste brevi riflessioni ci concentriamo in particolare sul secondo punto. la digitalizzazione delle relazioni familiari, con qualche informazione di dettaglio, rinviando al volume per una trattazione più completa.
Addomesticare il digitale nelle relazioni familiari
Il Cisf Family Report 2022 mette a fuoco e descrive un’importante svolta digitale di carattere “familiare”, descrivendo famiglie onlife (felice espressione coniata nel 2013 dal filosofo Luciano Floridi) caratterizzate dalla condivisione dei momenti digitali più che dall’isolamento, in cui – almeno potenzialmente – i consumi mediali sono soprattutto un’occasione educativa e relazionale tra i membri. Genitori che hanno attraversato il lockdown e la prova della Dad con fatica, ma almeno in molti casi hanno aumentato la condivisione dell’esperienza scolastica dei figli.
È una fotografia tra luci e ombre – Umberto Eco direbbe né apocalittica, né integrata – del rapporto tra famiglie italiane e tecnologie al tempo dell’emergenza sanitaria. Le diverse fasi di lockdown hanno costituito una grande sperimentazione forzata rispetto alle tecnologie, con conseguenze riguardanti i rapporti intra ed extra familiari, le modalità di lavoro dei genitori, la didattica dei figli e i diversi aspetti della vita familiare.
In estrema sintesi, attraverso i dati originali di un’indagine realizzata ad hoc (2.227 interviste, raccolte ad aprile 2022, presso un campione nazionale di famiglie con uno o più figli conviventi – età massima dei figli: 30 anni), per il 39,5% del campione la tecnologia “facilita la vita in famiglia”, per il 23,9% “unisce e aiuta i rapporti sociali”, mentre per il 20,8% “rovina i rapporti” e per il 15,9% “imprigiona”. Due terzi del campione sono decisamente positivi verso le Ict (Information & Communication Technologies), un terzo esprime ancora una certa diffidenza e criticità.
Dalla tabella qui sotto emerge con chiarezza la prevalenza di tempo condiviso tra familiari rispetto a quello solo individuale, relativamente alle attività svolte sui muovi media.
Tabella. Elencheremo di seguito una serie di attività che si possono svolgere utilizzando le nuove tecnologie. Per ogni attività ti chiediamo di indicare se viene svolta esclusivamente da te, se viene svolta insieme da tutta la famiglia o entrambe le opzioni
Percentuali di riga (possibili più risposte) (n. 2.227) | Attività svolta | |||||
Insieme in famiglia | Sia solo da me, che insieme in famiglia | Solo da un altro membro della famiglia | Solo da me | Non viene svolta | Non saprei, preferisco non rispondere | |
Guardare contenuti in streaming (serie tv, film, ecc.) | 37,0 | 42,1 | 5,4 | 8,1 | 6,2 | 1,2 |
Cercare informazioni online | 30,0 | 48,8 | 2,8 | 16,0 | 1,5 | 0,9 |
Intrattenere rapporti con gli amici | 29,9 | 40,9 | 6,9 | 10,8 | 9,6 | 1,9 |
Fare la spesa/ shopping online | 23,5 | 29,2 | 4,9 | 29,1 | 11,5 | 1,7 |
Seguire corsi in diretta streaming | 14,1 | 18,5 | 14,9 | 15,4 | 34,4 | 2,6 |
Partecipare a raccolte fondi online | 11,0 | 10,1 | 3,6 | 9,3 | 60,4 | 5,6 |
Giocare ai videogames/giochi online | 19,0 | 23,7 | 24,3 | 10,7 | 20,2 | 2,1 |
In particolare, le attività svolte maggiormente insieme (sempre insieme o sia da soli che insieme ad altri, almeno qualche volta) sono guardare contenuti in streaming (79,1% vs 13,5%), cercare informazioni online (78,8% vs 18,8%) e intrattenere rapporti con gli amici (70,8% vs 17,7%). Un secondo blocco di attività vede sempre una prevalenza di azioni condivise, ma in misura minore: è il caso di fare la spesa/shopping online, che viene fatta insieme in oltre la metà dei casi (52,7% vs 34%), giocare ai videogames/giochi online (42,7% vs 35%), seguire corsi on line (33,9% vs 29%) e anche partecipare a raccolte fondi online (21,1% vs 12,9%); quest’ultima attività mostra peraltro una frequenza nettamente minore; nel 60,4% dei casi nessuna famiglia partecipa a raccolta fondi online.
Nel complesso l’immagine che emerge – un po’ in controtendenza con una certa narrazione – è quella di famiglie che spesso si trovano insieme davanti a uno schermo, per fare alcune attività digitali che diventano anche opportunità relazionali in presenza.
Anche rispetto ai social, peraltro, i consumi mediali delle famiglie con figli sono prevalentemente relazionali: nell’ordine, sono utilizzati insieme in famiglia soprattutto i servizi di messaggistica (WhatsApp, Messenger), poi, di seguito, i social media veri e propri (Facebook, Instagram, TikTok), le piattaforme video e streaming (YouTube, Twitch) e quelle per videochiamate (Facetime, Zoom).
Ciò che sarebbe utile sostenere
La fotografia che il Cisf Family Report 2022 fa della relazione delle famiglie con il digitale smentisce quindi una narrazione apocalittica, che a lungo ha accompagnato il dibattito pubblico, collegandosi a una generale enfasi sui rischi. È l’errata idea che il digitale concorra inevitabilmente alla distruzione della famiglia, perché porta all’isolamento dei membri e in particolare dei figli.
Emerge invece che, pur senza nascondere alcuni rischi, i media digitali possono essere alleati della famiglia, purché ne vengano utilizzate e valorizzate le potenzialità relazionali e di condivisione, anche attraverso percorsi di “digital education”, utili certamente per i giovani, ma indispensabili soprattutto per gli adulti: genitori, educatori, insegnanti.
In definitiva, dalla ricerca emerge un quadro delle famiglie con figli che valorizza e riconosce il portato generativo del familiare, per il benessere dei suoi componenti e della società. Le famiglie si sono dimostrate, infatti, attori sociali centrali per sostenere la crisi, fornendo risposte ai problemi individuali e sociali, proprio attraverso le qualità delle loro relazioni. La stabilità di coppia, la disponibilità di buone relazioni interne ed esterne al nucleo familiare e, infine, l’utilizzo degli strumenti digitali per supportare le relazioni interpersonali si sono dimostrati indicatori di resilienza e potenti strumenti di risposta all’emergenza.
In un periodo storico ancora contrassegnato da forti incertezze e instabilità, vale la pena fare tesoro di queste evidenze per sostenere e promuovere le famiglie, poiché, in ultima analisi, le famiglie in tempo di pandemia si sono fatte portatrici di un importante patrimonio di risposte relazionali, ma le relazioni richiedono cura e impegno, soprattutto quelle generative di beni non solo individuali, ma anche sociali.
Il Cisf Family Report 2022 interroga ora la società tutta su come valorizzare, per il presente e il futuro, questo patrimonio sommerso e spesso invisibile, confermando che le relazioni familiari possono fare la differenza, se si vuole costruire una società più umana, coesa e solidale.
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