VERDI E SINISTRA PRONTI A ESPELLERE ABOUBAKAR SOUMAHORO
Secondo quanto riportato oggi da “La Repubblica” il deputato già autosospeso Aboubakar Soumahoro sarebbe prossimo ad essere espulso da Verdi e Sinistra Italiana, la coalizione che lo ha fatto eleggere in pompa magna solo due mesi fa. Dopo le prime notizie sulle vicende giudiziarie che hanno colpito la suocera prima e la moglie-compagna ora, Soumahoro aveva deciso di autosospendersi dal gruppo alla Camera di AVS, pur rilevando di essere completamente innocente e non coinvolto nelle indagini: ora però, dopo che anche la moglie Liliane Murekatete risultata indagata per la gestione coop migranti a Latina, l’impulso dei segretari di Verdi e Sinistra Italiana – Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni – sarebbe quello di abbandonare definitivamente Soumahoro, in procinto a quel punto di passare con il Gruppo Misto alla Camera.
Lo scorso 25 novembre il duo alla guida del gruppo AVS alla Camera disse in diretta tv: «Soumahoro ci ha esposto il suo punto di vista e ha annunciato l’intenzione di rispondere punto su punto e nel merito alle contestazioni giornalistiche ribadendo la sua assoluta estraneità alle vicende. Naturalmente sarà lui a farlo, nelle forme e nei tempi che riterrà più opportune». Secondo “Rep”, che cita fonti vicine a Fratoianni e Bonelli, quelle “risposte” in maniera chiare non sarebbero mai arrivate da Soumahoro: non è bastato l’appello del deputato ex leader dei braccianti contro la “macchina del fango” alzata da media e politica contro di lui e la sua famiglia. Dopo le indagini ufficiali a carico della compagna, Aboubakar ha scritto sui social: «sto lavorando assiduamente con validissimi professionisti che mi affiancano convintamente, al fine di dimostrare una volta per tutte, definitivamente, la mia assoluta estraneità a tutte le fantasiose accuse che mi sono state aggressivamente rivolte, e la totale limpidezza del mio operato». Per Verdi e SI non basta e si sarebbe dunque ormai prossimi al divorzio forzato con la cacciata di Aboubakar Soumahoro dai banchi di AVS.
FAMIGLIA SOUMAHORO OGGI DAL GIP: LE ULTIME NOVITÀ SULLE INDAGINI
Secondo ancora “La Repubblica”, «a giorni si potrebbe arrivare a una conclusione della vicenda, perlomeno sul piano politico: o l’esposizione di una linea difensiva comprensibile e convincente, oppure l’addio all’Alleanza verdi sinistra», In attesa di capire dunque se Soumahoro sarà o non sarà espulso dall’alleanza Verdi-Sinistra Italiana, non mancano le novità sul fronte delle indagini con la giornata di oggi che sarà importante per la convocazione di suocera e moglie dal gip di Latina dopo le gravi accuse che accompagnano i vertici delle coop “Karibu” e “Consorzio Aid.
Saranno ascoltati questa mattina dal giudice di Latina Giuseppe Molfese Marie Therese Mukamitsindo, Liliane Murekatete e Michel Rukundo (il cognato di Soumahoro, ndr): presunte false fatturazioni e malversazione per quello che la Procura di Latina giudica come un «collaudato sistema fraudolento fondato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti e altri costi inesistenti adoperati dalla Karibu nelle dichiarazioni relative agli anni 2015-2016- 2017- 2018 e 2019 non solo con la specifica finalità evasiva ma per giustificare in sede di rendicontazione la richiesta di finanziamenti alla Direzione centrale del sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati», si legge nell’ordinanza delle indagini aperte a carico della famiglia di Soumahoro. Oltre ai componenti del cda di Karibu, davanti al gip andranno stamane anche Richard Mutangana, Ghislaine Ada Ndongo e Christine Ndyanabo Koburangyira in quanto legali rappresentanti dell’associazione di promozione sociale Jambo Africa. A tali soggetti loro viene contestato di aver emesso fatture per servizi inesistenti utilizzate poi da Karibu. Secondo quanto riporta invece l’ANSA stamane, anche il sindacato Uiltucs sarebbe pronto a costituirsi parte civile contro i vertici delle coop Karibu e Aid gestite dalla famiglia Soumahoro: «Stiamo valutando assieme al nostro avvocato la possibilità di costituirsi parte civile nell’eventuale processo contro i vertici di Karibu e Aid. D’altronde – spiega il segretario della Uiltucs Gianfranco Cartisano – i lavoratori hanno perso il posto a causa delle loro negligenze. Oltre al danno economico degli stipendi non pagati c’è anche la perdita del lavoro».