Modà tra i protagonisti de L’Anno che verrà, scaldando i motori in vista del Festival di Sanremo
Si apre un nuovo anno per i Modà, che il prossimo febbraio tornano al Festival di Sanremo a dieci anni di distanza dall’ultima volta. Il gruppo capitanato da Francesco Silvestre, intanto, scalda i motori a L’anno che verrà, lo show in onda su Raiuno per festeggiare l’arrivo del 2023. Dopo i grandi successi ottenuti negli anni scorsi con brani del calibro di “Se si potesse non morire”, “Gioia”, Passione maledetta”, “E non c’è mai una fine”, i Modà si sono presi una lunga pausa di quattro anni. Sono poi tornati in pista con l’album “Testa o croce”. Il successo di Viva i Romantici appare ad oggi lontanissimo, ma nel corso degli anni la band ha saputo coltivare un seguito di fan affezionatissimi.
Curioso il fatto che, appena un anno fa, Kekko aveva escluso un possibile ritorno a Sanremo, questo perché considerava “il festival un tritacarne”.”Capisco però che sia fondamentale per posizionarsi bene”, aveva ammesso il cantante a ‘Il Fatto Quotidiano’ per poi tornare sui propri passi e accettare l’invito di Amadeus per il 2023. “Sono giorni duri e devi pure esibirti, mi ricordo bene i nostri Sanremo. Sanremo non è solo cantare ma promuovere qualcosa di importante, devi volerlo veramente”, le sue parole.
Modà, il ritorno in pista dopo un periodo nell’ombra. Kekko Silvestre: “Festival di Sanremo? Sarà bellissimo”
“Romantici, come ha detto poco fa il grande Amadeus al TG1, dopo 10 anni torniamo a Sanremo! Sarà bellissimo!”, ha assicurato Kekko dei Modà in un post Instagram dopo l’annuncio del presentatore del Festival. I Modà, dunque, scaldano i motori in vista della kermesse sanremese, dove tornano a dieci anni di distanza dal terzo posto ottenuto con Se si potesse non morire. Un ritorno in pista che in tantissimi attendevamo da tempo. E che, in qualche modo, stupisce, considerando la presa di posizione dei Modà di qualche mese fa. Il frontman del gruppo, Kekko Silvestre, infatti era molto restio a tornare in gara nella kermesse sanremese, per evitare una pressione mediatica estremamente intensa.