Alcuni lotti di cialde e capsule da caffè Trombetta sono state ritirate dal mercato dalle case produttrici, in via precauzionale, secondo quanto stabilito dal ministero della Salute. La causa è una presunta contaminazione chimica. In particolare, il motivo del richiamo è un potenziale valore di ocratossina nelle confezioni che è risultata essere sopra i limiti di legge. L’annuncio è stato dato dal ministero della Salute venerdì 23 dicembre, quindi chi ha acquistato i prodotti che appartengono ai lotti indicati dal ministero deve riportarlo al punto vendita.
Sono stati ritirati Caffè Trombetta espresso capsule trombetta arabica, confezione 10 x 5,5 grammi (lotto 02AD07B). Ma anche Consilia, cialda espresso arabica, confezione 18 x 7 grammi (lotto 01DD04B); Consilia, capsula espresso arabica, confezione 16 x 7 grammi (lotto 01ND02B e lotto 01ND03B). Zio d’America, capsule compatibili espresso arabica, confezione 50 x 5,5 grammi (lotto 02CD05B); Zio d’America, capsule compatibili espresso arabica, confezione 10 x 5,5 grammi (lotto 01CD07B).
COS’È L’OCRATOSSINA E GLI EFFETTI
L‘ocratossina è una micotossina che viene prodotta in maniera naturale da alcune muffe: è molto resistente e pericolosa per la salute. Sono diversi gli alimenti che può contaminare, come cereali, frutta secca, vino e anche caffè pure dopo la tostatura. Stando all’ultima valutazione Efsa del 2006, ci sono nuovi dati che indicano come l’ocratossina possa essere genotossica perché danneggia direttamente il Dna. Secondo gli esperti l’ocratossina può essere anche cancerogena per il rene. Infatti, è emerso che sui reni ha un’azione nefrotossica, un disturbo dei glomeruli per il quale quantità eccessive di proteine vengono escrete tramite le urine causando un accumulo di liquidi all’interno del corpo (edema) e a bassi livelli della proteina albumina e livelli elevati di grassi nel corpo. Inoltre, riesce ad accumularsi nei tessuti, quindi rende tossica la carne degli animali contaminati, infatti su questi i test di laboratorio hanno accertato l’azione cancerogena della sostanza. In virtù di tutto ciò, l’Ue ha introdotto limiti stringenti alla presenza di ocratossina negli alimenti.