Senzatetto partorisce a Milano: “Sapevo che non lo avrei tenuto”
Sabrina e Michael hanno 24 e 29 anni e da qualche settimana anche un figlio. Il bambino è nato il 2 dicembre all’ospedale di Melegnano, in provincia di Milano, ma la mamma ha scelto di non riconoscere il piccolo, che è dunque diventato adottabile. I due sono infatti senzatetto: originari di Cagliari, si erano stabiliti ad Hannover dopo la pandemia. Lì, dopo aver contratto dei debiti, sono finiti in carcere. Dopo il foglio di via dalla Germania, sono arrivati a Milano, dove vivono per strada chiedendo l’elemosina.
Al Corriere della Sera, lei racconta: “No, non avevo pensato al nome. Che senso aveva? Tanto sapevo che non lo avrei tenuto. Come si fa a tenere un neonato in questa situazione?”. Entrambi, tra l’altro, sono attualmente senza documenti: “E quindi non possiamo fare niente. Dovremmo andare a rifare tutto in Sardegna ma chi ce li ha i soldi? Qualcuno dice che mi pagherebbe il biglietto ma non credo che una persona normale poi ci paghi il ritorno. E in Sardegna non vogliamo restare perché lì non c’è niente“.
“Già in passato avevo abortito”
Michael, come racconta Sabrina, in Germania lavorava come pizzaiolo dentro una fabbrica della Volkswagen: “Io facevo lavoretti in nero, andava tutto bene”. Poi, dopo aver contratto dei debiti, entrambi sono finiti in carcere, anche se Sabrina non spiega il motivo preciso. Al Corriere racconta: “Avevamo dei debiti. Però lì in prigione ti danno tutto e anche i soldi”. Dopo aver ricevuto il foglio di via dalla Germania, la coppia è arrivata a Milano senzatettodove ha cominciato una vita da : “In centro ci mandavano sempre via. Qui va bene e se fa troppo freddo andiamo a dormire giù in metropolitana. Ma alle 5 del mattino ci cacciano. Nei dormitori non ci andiamo perché ci separano”. Le giornate le passano in centro per “raccogliere qualche soldo”. Con l’elemosina comprano birra da 9 gradi e vermouth: “Serve per stare qui”. Lei ammette di usare anche qualche sostanza stupefacente, “Ma quella è roba che costa”.