Un altro processo alle porte per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, ma sempre per quella notte di violenza a Colleferro in cui morì Willy Montero Duarte. La procura di Velletri ha chiuso, infatti, le indagini preliminari riguardanti l’aggressione ai danni dell’amico di Willy, inviando quattro avvisi di garanzia. Nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2022, quando venne massacrato e ucciso a calci e pugni il giovane, nei pressi della zona della movida di Colleferro, venne picchiato anche Samuele Cenciarelli, amico della vittima.
Quest’ultimo, interrogato subito dai carabinieri, raccontò di aver provato a difendere il 21enne di origine capoverdiana, ma di essere stato picchiato a sua volta. «La violenza dei colpi subiti da me e Willy era inaudita. Ho riportato varie escoriazioni sulle braccia e lamento un forte dolore sulla mandibola e trachea, dove sono stato colpito da calci e pugni», spiegò agli inquirenti, come riportato da Repubblica. Sono accuse poi ribadite durante il processo per l’omicidio di Willy Montero. «Ho cercato di spiegare che noi con quella storia non c’entravano nulla, ma uno dei fratelli Bianchi mi ha dato un pugno in faccia».
PROCESSO BIS PER CONDANNATI OMICIDIO WILLY
La procura di Velletri aprì un fascicolo a parte sull’aggressione subita da Samuele Cenciarelli, per il quale ora il sostituto procuratore Luigi Paoletti ha chiuso le indagini preliminari. Ritiene che i responsabili pure di quelle lesioni siano tutti gli imputati nel processo per l’omicidio di Willy Montero Duarte. Il magistrato, che ipotizza il reato di lesioni personali aggravate dai futili motivi, ha inviato gli avvisi di garanzia a Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, notificati dai carabinieri ai primi tre nelle carceri di Viterbo, Rebibbia e Civitavecchia, mentre a Belleggia a casa, visto che è l’unico che si trova ai domiciliari. In primo grado, peraltro, i fratelli Bianchi sono stati condannati all’ergastolo, Belleggia a 23 anni di carcere e Pincarelli a 21. Infine, come riportato da Repubblica, ai quattro è stato notificato anche il provvedimento con cui la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha fissato la prima udienza, che si terrà il 28 marzo.