Tragedia in Madagascar dove 5 missionari della diocesi di Reggio Emilia sono morti a seguito di un incidente stradale. Le vittime, come scrive il sito di Rai News, erano tutte impegnate nella missione di Ampasimanjeva, finanziata dalla curia reggiana, e a perdere la vita sono stati di preciso Martin Randriatana, medico e direttore dell’ospedale Fondation Médicale, la dottoressa Nivo, moglie della prima vittima, Don Didier Razafinzatovo, e infine le suore carmelitane Justine Lalao e Marie Louise, in servizio presso la casa della carità di Manakara, appartenente sempre alla Diocesi di Reggio Emilia.
Tutti e cinque erano a bordo di un’automobile che è uscita di strada dopo un pellegrinaggio a Vohipeno. Nell’incidente sono rimaste ferite in maniera grave anche altre quattro persone, leggasi Marie Odette e Hary Berthine, altre due suore carmelitane, nonché i novizi dei fratelli della Carità Fidson ed Herschel, tutti e quattro a servizio della stessa missione umanitaria. Giacomo Morandi, arcivescovo di Reggio Emilia, ha commentato la tragica vicenda dicendo: “Affidiamo al Signore della vita il nostro dolore e la nostra supplica”.
MADAGASCAR, MORTI 5 MISSIONARI: IL CORDOGLIO DI BONACCINI
Sulla questione si è espresso anche il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha voluto mandare il suo messaggio di vicinanza alle famiglie delle cinque vittime: “Esprimo massima solidarietà e vicinanza alla diocesi di Reggio Emilia e Guastalla e al vescovo Giacomo Morandi per la morte di cinque persone della missione di Ampasimanjeva, in Madagascar, nella diocesi di Manakara, dove si trova una Casa della Carità della Carità della diocesi Reggiana”.
Quindi il candidato alla segreteria del Partito Democratico ha aggiunto e concluso: “Medici e religiosi, donne e uomini – ricorda Bonaccini – che alla fede univano l’impegno per gli altri, persone che dedicavano la loro vita a curare e assistere i più deboli e sfortunati. A loro va il nostro pensiero. Ai loro cari, alla diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, al vescovo Morandi e alla missione di Ampasimanjeva il più profondo cordoglio”.